L’iscrizione del registro degli indagati dei due poliziotti coinvolti nella sparatoria dopo l’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie rappresenta certamente, secondo il nostro codice di procedura penale, un atto dovuto. Ora occorre pretendere però che le indagini si concludano entro pochissimi giorni e che il Pubblico Ministero avanzi quanto prima richiesta di archiviazione nei confronti dei due “indagati” e che la stessa venga accolta dal GIP in tempi rapidi. Tutto questo può avvenire senza alcun problema. Ciò che sarebbe intollerabile, di fronte all’evidenza dei fatti, è che le indagini si trascinassero per mesi, costringendo i due rappresentanti delle forze dell’ordine e le loro famiglie a subire il peso di un lungo procedimento, seppur nella fase delle indagini preliminari. Per quanto concerne le spese legali, queste chiaramente dovranno essere tutte a carico dello Stato, anche grazie al Decreto “Sicurezza”, con il quale abbiamo raddoppiato l’importo. E’ auspicabile che il Parlamento lavori, così come sta facendo, per migliorare questa norma ed evitare così anomalie che possano apparire incomprensibili ai più. Intanto, esprimo profonda gratitudine e vicinanza nei confronti dei due agenti di Polizia”.
Così on. Dario Iaia deputato FdI Presidente provinciale FdI Taranto
A MIO MODETO AVVISO DOVREBBE ESSERE POSTO IN ESSERE L’INVERSIONE DELLA PROVA NEL SENSO CHE L PARTI LESE DEVONO FARE LE INDAGINI ACCUSATORIE A PROPRIE SPESE E NON DELLA COMUNITA’ E SOTTOPRLE AL MAGISTRATO CHE NE VALUTERA’ LA FONDATEZZA E NON ESSERE INDAGATI PER UNA VICENDA ANCORA DA CHIARIRE E RISCHIARE DI NON PORTARE A CASA LA PROPRIA PELLE E ETTER IN DISCUSSIONE LA CAPACITA PROFESSIONALE.FORSE ANDAVANO INDAGATI PRIMA I CRIMINALI GIA NOTI AI MAGISTRATI SENZA PRESUNZIONE DI INNOCENZA E NON DI COLPEVOLEZZA DEI SERVITORI DELLO STATO
NOTI ALLA GIUSTIZIA
IL MINISTERO DEGLI INTERNI DOVREBBE NOMINARE L’AVVOCATURA DELLO STATO A DIFESA DEI POLIZIOTTI E NON ANDARSELI A TROVARE GLI AVVOCATI A PROPRIE SPESE