GROTTAGLIE ASSENTE. 2026 ASSEMBLEA EUROPEA DELLE CITTA’ DELLE CERAMICHE IN UMBRIA E DELLA PRESENTAZIONE DELLA REGINA VIARUM A BRINDISI L’11 GIUGNO.

GROTTAGLIE ASSENTE TRA I RAPPRESENTANTI DELLE CITTA’ DELE CERAMICHE, PRESENTE SOLO TERLIZZI (BA).

“LE GUIDE DI REPUBBLICA” PRESENTA Lì11 GIUGNO A BRINDISI: APPIA ANTICA, REGINA VIARUM ”PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’.

Consultando la pagina social delle “GUIDE DI REPUBBLICA” Giliberto Santucci in “𝐂𝐢𝐭𝐭à 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐞𝐫𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚: 𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨. 𝐄 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚𝐯𝐞𝐫𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟔 𝐚𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐔𝐦𝐛𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚”

L’Associazione italiana della Città della Ceramica, della quale fanno parte ben 58 Comuni di “affermata tradizione ceramica” riconosciuti dal Ministero dello Sviluppo Economico, si prepara a nuove iniziative.

Dopo il successo dell’undicesima edizione di “Buongiorno Ceramica!”, svoltasi in contemporanea con centinaia di eventi su tutto il territorio nazionale il 17 e 18 maggio, il Consiglio direttivo dell’associazione si è ritrovato venerdì 23 maggio nelle Marche. L’incontro, aperto dalla relazione del presidente, il Sindaco di Faenza Massimo Isola, e della direttrice Nadia Carboni, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle città di ⁠Ascoli Piceno, ⁠Asciano, ⁠Castellamonte, Castelli, Cerreto Sannita, Civita Castellana, Caltagirone, Deruta, ⁠Montelupo Fiorentino, Nove, Terlizzi, Savona e Santo Stefano di Camastra.

Al centro del dibattito la nuova legge sul Made in Italy, il regolamento europeo per l’Indicazione Geografica e le relazioni con il Ministero finalizzate alla valorizzazione e promozione in ambito nazionale ed internazionale del settore della ceramica artistica dal punto di vista storico, culturale, economico e turistico.

Illustrate anche le iniziative dell’Associazione Europeo delle Città della Ceramica, rispetto alle quali ha riferito il Sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, delegato a rappresentare l’Italia a livello continentale. Tra le notizie quella che sarà l’Umbria, delle cui associazione regionale fanno parte ben sei città, ad ospitare nella primavera del 2026, per tre giorni, la prima assemblea europea con 21 Paesi rappresentati.

Proprio a Deruta, peraltro, opera il più antico museo italiano per la ceramica che, istituito nel 1898, conserva oltre 6000 opere, tra cui un antico pavimento maiolicato del 1524, proveniente dalla Chiesa di San Francesco, del quale in occasione di “Buongiorno Ceramica!” è stato inaugurato un nuovo allestimento che rappresenta un attrattore di raro valore ed interesse.

Sarà il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi a ospitare la presentazione della Guida di Repubblica “Appia Antica, Regina Viarum: Patrimonio Mondiale dell’Unesco”. Il volume, disponibile in edicola (12,00 euro più il prezzo del quotidiano) e online su https://repubblicabookshop.it/APPIA-ANTICA…/003888250414, sarà protagonista dalle ore 11 in via De Leo 3.

𝐂𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐆𝐮𝐢𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐂𝐞𝐫𝐚𝐬𝐚, 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐄𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚, 𝐓𝐨𝐧𝐢 𝐌𝐚𝐭𝐚𝐫𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐁𝐫𝐢𝐧𝐝𝐢𝐬𝐢, 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚𝐧𝐞𝐭𝐚, 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞𝐝𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐫𝐨𝐧𝐚𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐨𝐧𝐢, 𝐑𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐨-𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐔𝐧𝐞𝐬𝐜𝐨, 𝐞 𝐢𝐥 𝐏𝐫𝐨𝐟. 𝐆𝐞𝐫𝐭 𝐉𝐚𝐧 𝐁𝐮𝐫𝐠𝐞𝐫𝐬, 𝐀𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭à 𝐝𝐢 𝐀𝐦𝐬𝐭𝐞𝐫𝐝𝐚𝐦.

È una grande viaggio quello proposto dalla Guida: da Roma a Brindisi, passando per il Castelli Romani e la pianura Pontina, il casertano e il Sannio, l’Irpinia e la Basilicata, prima di approdare in Puglia con i due rami dell’Appia Claudia e dell’Appia Traiana, per tuffarsi nell’Adriatico che guarda a Oriente. Il Lazio, la Campania, la Basilicata e la Puglia sono le 4 regioni attraversate, in un percorso che vede coinvolte decine di Comuni e Città Metropolitane e 14 enti Parco. Ad aprire il volume, le testimonianze del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, degli archeologi Eugenio La Rocca e Adriano La Regina e degli scrittori Antonio Pascale e Franco Arminio.

Per ogni area sono raccontate le destinazioni da non perdere, le aree archeologiche, le possibilità per praticare sport, prima di consigli sulle tavole imperdibili, sugli indirizzi dove prolungare la sosta e su quelli dove trovare golosi souvenir; in Guida sono così consigliati 321 ristoranti, 99 dimore e 114 luoghi del gusto. E poi le voci dell’artista Mimmo Paladino, del presentatore tv Peppone Calabrese, del camminatore Riccardo Carnovalini, della scrittrice Gabriella Genisi e delle archeologhe Giuliana Tocco Sciarelli e Angela Maria Ferroni. La Guida è realizzata in collaborazione con Regione Lazio, Regione Puglia, Regione Campania, Provincia di Brindisi e Arsial.

“Ci siamo sforzati nel nostro lungo viaggio di accendere i riflettori non soltanto su una porzione significativa della storia di Roma, facendovi toccare con mano un mondo di bellezze e di straordinarie potenzialità turistiche e culturali”, afferma il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa, “ma abbiamo voluto anche alleggerire e completare il viaggio con una serie di indicazioni su dove fermarsi in luoghi di charme, dove scoprire la potenza dei profumi e dei sapori di questo pezzo d’Italia che è sempre pronto ad accogliere milioni di visitatori disposti ad apprezzare e ad amare un patrimonio che l’intera umanità ci invidia”.

“Questa strada millenaria, che da Roma attraversava il cuore del Mediterraneo fino a Brindisi, era il crocevia di arrivi e partenze, di transiti e mescolanze”, sottolinea Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia: “Una direttrice capace di farci conoscere nel mondo e di far giungere il mondo da noi, nella consapevolezza di essere da sempre una terra meticcia e accogliente, che non rinuncia a essere una finestra spalancata sul Mediterraneo. La Via Appia era ciò che eravamo ed è ciò che intendiamo essere”.

Per Antonio Matarrelli, presidente della Provincia di Brindisi, “la certezza è di trovarsi dinanzi ad una fonte di ricchezza autentica, un cammino da scoprire e far riscoprire su scala internazionale. Tra vestigia, monumenti e siti naturalistici – con il centro storico della città capoluogo, i Parchi archeologici di Egnazia e Muro Tenente tra le zone d’eccellenza incoronate Patrimonio dell’Umanità – la gioia è tanta. I primi importanti passaggi sono ben segnati, delineano una grande opportunità dalla veste millenaria che apre a orizzonti sconfinati, da disegnare insieme”.

“È motivo di grande orgoglio poter annoverare il Parco dell’Appia Antica, noto per essere anche il più grande parco urbano d’Europa, all’interno del sistema delle aree naturali del Lazio”, afferma Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio: “Un prestigio che diventa responsabilità quando si tratto di proteggere e tutelare un vero e proprio tesoro di biodiversità che deve diventare sempre di più un volano turistico ed economico. Questa Guida, quindi, diventa uno strumento prezioso e imprescindibile per conoscere a fondo la storia di questo luogo straordinario e soprattutto per far scoprire a tanti romani e turisti le eccellenze presenti”.

“La Campania ha il privilegio di custodire alcuni dei tratti più affascinanti di questa via, che attraversano luoghi di straordinaria bellezza”, sottolinea Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania: “Essere protagonisti del progetto delle Guide di Repubblica dedicato all’Appia Antica, è un’opportunità che centra con coerenza uno degli obiettivi della nostra strategia di comunicazione istituzionale: valorizzare il ruolo della Campania come crocevia di culture per promuovere un turismo consapevole e sostenibile, capace di mettere al centro l’esperienza del viaggiatore e la tutela del nostro straordinario patrimonio”.

“L’Appia Antica, con i suoi reperti, siti funebri, luoghi di culto ma anche porti ed evidenze monumentali, è la testimonianza più ampia dell’enorme valore e funzione che svolgeva nell’antichità e in tempi più recenti”, evidenzia Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale: “Un sito e un crocevia di civiltà che è memoria ma anche spinta per ripartire verso nuove iniziative culturali comuni e collettive, e farne un percorso e testimonianza vivi e pulsanti. Un consiglio, una volta andateci un giorno feriale d’inverno, con il vento che soffia dai Castelli romani, gli alberi spettinati e un silenzio che riconcilia con la storia lunga della nostra città speciale”.

“La Regina delle strade ha un nome, si chiama Appia e ora il mondo sa che non ne può fare a meno”, scrive Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII di Roma: “Sembra scontato ma un appellativo così favoloso rischia di trasformare pietra e polvere in una leggenda eppure non è così. Pietra e polvere che da Roma si allungano fino alla porta d’oriente, Brindisi e dopo quella porta, il Mondo intero”.

La Guida di Repubblica “Appia Antica, Regina Viarum: Patrimonio Mondiale dell’Unesco” sarà presto disponibile anche in libreria e online su Amazon e Ibs.

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