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VINCI “LA PROSPETTIVA DI DOVER “COMPETERE”, A LIVELLO LOCALE, IN UNA COALIZIONE PRO DE CARO CON L’ATTUALE SINDACO IN CARICA  MI HANNO PORTATO A DECLINARE L’INVITO”

Si aprono le “danze”, anche a Grottaglie, per le prossime elezioni del nuovo consiglio regionale di pugliese.

Dopo il “teatrino” di Ciro D’Alo’ si candida non si candida, sembra ormai naufragata la possibilità di vederlo fuori da via Martiri d’Ungheria, evidentemente alle prese con le imminenti decisioni in ambito urbanistico, su tutte la mancata approvazione della lottizzazione di via Leone XIII, per cui la Regione Puglia ancora non invia il nulla osta per l’approvazione definitiva. Operazione urbanistica non solitaria, si aprono le porte per l’insediamento di Radia, che  ha annunciato che a Grottaglie nei pressi dell’aeroporto sorgerà un impianto destinato alla produzione del WindRunner, il velivolo da trasporto più grande del mondo, in collaborazione con Leonardo e Magnaghi che saranno principali fornitori di componenti. Il programma della statunitense Radia prevede l’assunzione di ben 2.500 dipendenti.

La Leonardo che nel 2019 e 2022, insieme al sindaco D’Alò ed il Presidente della Regione Puglia, accolsero a Grottaglie  l’ambasciatore dello Sato d’Israele in Italia, in occasione dell’ingresso degli stessi israeliani nel core business della Leonardo, israeliani che oggi Emiliano ha denunciato e che il consigliere Mazzarrano vorrebbe “licenziare, cosa penserà il sindaco di Grottaglie?

Ma veniamo alle candidature alla Regione Puglia, confermata la candidatura di Alessandra Lacava, eletta consigliera comunale di Grottaglie nel movimento del sindaco Ciro D’Alò-sud in movimento, sarà allibrata nella lista dell’assessore regionale Sebastiano Leo.

La Lacava è da tempo presidente di una delle più importanti commissioni consiliari del Comune di Grottaglie, quella che delibera i lavori pubblici e l’urbanistica, dunque un amministratrice non certo di secondo piano, che condiviso e votato le più importanti deliberazioni di lavori pubblici e di lottizzazioni che hanno stravolto l’assetto urbano della città delle ceramiche. Dunque una candidatura in continuità con il sindaco D’Alò, nonostante nell’ultimo periodo ci si stata molta “ruggine” tra la stessa consigliera ed il compagno Giovanni Annichiarico ( anche lui consigliere comunale di sud in movimento) e lo stesso D’Alo’ .

La candidatura del prof. Antonio Vinci per Allenza Verdi a sinistra, già assessore alla cultura della giunta D’Alò, è sfumata per le ragioni che lo stesso Professore espone in esclusiva al nostro giornale “non  nascondo che, prima dell’estate, ci sono state delle interlocuzioni con AVS in tal senso, ma una serie di motivi — tra cui la prospettiva di dover “competere”, a livello locale, in una coalizione Pro De Caro con l’attuale sindaco in carica (e tutto ciò che ne consegue) — mi hanno portato a declinare l’invito. Resta inteso che il fatto che AVS abbia pensato a me è motivo di onore e mi lusinga. Non è stata una decisione semplice. Ho comunque dato la mia piena disponibilità per le prossime comunali: è la mia città, ed è quella che più mi sta a cuore”.

Per ultimo le ipotesi che dovranno ricevere conferma da parte degli interessati e del movimento cinque stelle, è la candidatura dall’opposizione a D’Alo’ dei due consiglieri dello movimento stellato Giusi Cassese ( ex componente della maggioranza D’Alo) e  Vito Rossini.

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