L’ARCHITETTO ANTONIO FANIGLIULO CHIEDE L’INTERVENTO DELLA SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE TA-BR-LE E SOPRINTENDENZA NAZIONALE PER IL PATRIMONIO CULTURALE SUBACQUEO TARANTO.
La storia infinita, e con insistenza, della deturpazione del Monumento ai Caduti di Grottaglie. L’architetto Antoni Fanigliulo nel condividere la nostra denuncia/segnalazione in merito all’ennesimo intervento inadeguato sull’importante opera vincolata, chiede l’intervento del MIC di Taranto per verificare , ancora una volta, quanto perpetrato all’opera dell’architetto Marcello Piacentini e dello scultore Sergio Sportelli.
COMUNE DI GROTTAGLIE
comunegrottaglie@pec.rupar.puglia.it
SINDACO AVV. CIRO D’ALÒ
ASSESSORE ALLA CULTURA
Dott.ssa Raffaella CAPRIGLIA
DIRIGENTE SETTORE CULTURA
Dott.ssa Daniela DE VINCENTIS
ASSESSORE LL. PP.
Arch. Giovanni BLASI
DIRIGENTE GENERALE AREA TECNICA
Ing. Adele CELINO
SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE TA-BR-LE
sr-pug@pec.cultura.gov.it
SOPRINTENDENZA NAZIONALE PER IL PATRIMONIO CULTURALE SUBACQUEO TARANTO
Dott.ssa Francesca Romano Paolillo – Arch. Simonetta Privitero
sn-sub@pec.cultura.gov.it
DIRIGENTE REGIONALE DEL MIC PER LA PUGLIA
Dott.ssa Arch. Maria Piccarreta
sr-pug@pec.cultura.gov.it
Grottaglie, 31 ottobre 2025
OGGETTO: PARCO MONUMENTALE DI PIAZZA IV NOVEMBRE LA BARBARIE CONTINUA AD OPERA DI PERSONAGGI INSENSIBILI E IMPREPARATI un “BENE CULTURALE” trattato alla stregua dei marciapiedi con personale non dotato di specifiche competenze


PARCO MONUMENTALE DI PIAZZA IV NOVEMBRE IN GROTTAGLIE
LA BARBARIE CONTINUA AD OPERA DI PERSONAGGI INSENSIBILI E IMPREPARATI un “BENE CULTURALE” trattato alla stregua dei marciapiedi con personale non dotato di specifiche competenze
La crudele, arrogante, insensata e inutile barbarie che, con il vergognoso “placet” della Soprintendenza, si è abbattuta sul Parco Monumentale dei Figli Caduti per la Patria, e sulla Piazza IV Novembre in Grottaglie, in cui lo stesso è ubicato, non conosce tregua, e non pone di fermarsi. Si ricorda che con Decreto del Segretariato Regionale per la Puglia n. 228 del 01.10.2024, l’immobile “Monumento ai Caduti” di proprietà del Comune di Grottaglie è stato dichiarato di interesse culturale ai sensi dell’art. 10, comma 3 lett. d) del D.lgs. 42/2004. Incredibilmente, quanto si è potuto vedere nei giorni scorsi per la pulizia del Gruppo Scultoreo di SERGIO SPORTELLI, che unitamente al vergato di ETTORE PARATORE canta la Lirica Architettonica di MARCELLO PIACENTINI, non lascia adito a dubbi o interpretazioni circa la attendibilità dei comportamenti e delle competenze della Pubblica Amministrazione.
Per le modalità trogloditiche, violente, fuori scienza e ragionevolezza, persino pericolose di svolgimento delle operazioni di pulizia del predetto “Gruppo Scultoreo” – per chi le ha autorizzate e guidate – non può assolutamente trattarsi di diversità di opinioni o di vedute operative.
Al contrario, senza timore di smentita, si tratta semplicemente di veri e propri madornali ERRORI, evidentemente scaturiti da pura ignoranza (non conoscenza) e incompetenza (assenza di qualifica professionale) da parte degli operatori e, soprattutto, di chi detenendo il potere decisionale e di controllo, autorizza siffatti delicati, persino singolari, interventi su BENI CULTURALI di tale fatta, natura, consistenza e importanza.
Oltretutto, come al solito, senza il prescritto preventivo parere della Soprintendenza! Rivendico la necessità di avere nei nostri uffici personale qualificato, competente, responsabile!
Evidentemente, gli organi Istituzionali e Dirigenziali preposti:
– forse non in grado di leggere e comprendere l’OPERA e l’Oggetto che loro stessi trattano (nel caso della Scultura e dell’Architettura ancora più complesso perché bisogna saper leggere e capire “lo spazio”, la geometria e le “proporzioni”, le profondità di campo e le fughe prospettiche, ecc,);
– forse ancora non paghi, o disconoscendo lo scempio e il deturpamento urbanistico, paesaggistico e ambientale che hanno autorizzato (soprattutto le Soprintendenze, peraltro su presupposti e ragioni non corrispondenti al vero) ed è stato realizzato nella EX Piazza IV Novembre;
– verosimilmente – ignorando o sottovalutando l’OPERA ARTISTICA, POETICA E DI INGEGNO” che trattavano, non comprendendone la sua AUTENTICITÀ, unicità e i contenuti, quindi l’importanza e il valore del “COMPONIMENTO ARTISTICO e ARCHITETTONICO” che nella stessa Piazza si compendia(va), ignobilmente hanno ritenuto di poter ancora violentare l’opera scultorea trattandola alla stregua di un qualsiasi altro banale manufatto, magari di comune e agevole produzione seriale, non bisognevole di particolari cure, misure protettive e riguardi.
UN GRAVISSIMO E IMPERDONABILE ERRORE, FORSE UN REATO, che non ci può assolutamente lasciare indifferenti! Comportamento indegno, irresponsabile e inaccettabile almeno per i Professionisti della materia, per gli Uomini Sensibili e di Cultura, e per una Comunità Civile, operosa e attenta come quella della Città di Grottaglie! Chi ha responsabilità di codesti abietti e dissennati comportamenti dovrebbe avere il coraggio di fare ammenda, magari dimettersi, e fare altro a lui meglio confacente!
Come si evince dalle due foto innanzi allegate; per le modalità assolutamente improprie, desuete, SBAGLIATE, violente e irrispettose delle tecniche di Restauro dei Monumenti, nonché dei regolamenti e protocolli vigenti; per come si sono svolte le operazioni di pulizia delle superfici del Gruppo Scultoreo; per esperienza professionale; considerato che NON si tratta di un banale marciapiedi (come forse qualcuno ha inteso, affidando le operazioni al servizio di “nettezza urbana”); si nutrono forti, seri e fondati dubbi che l’OPERA ARTISTICA di Sergio Sportelli possa essere stata danneggiata proprio dalle modalità improprie e trogloditiche di come si è svolto il predetto intervento di asportazione dello sporco superficiale del gruppo scultoreo monumentale.
Segnatamente, trattandosi di un supporto in “MARMO STATUARIO DI CARRARA” (lo stesso utilizzato da Michelangelo (Canova e altri insigni scultori) per realizzare tutte le sue sculture e il famosissimo “David”, conservato al chiuso nella Galleria dell’Accademia di Firenze) molto pregiato e raffinato, moderatamente “tenero” e adatto proprio per consentire la “lavorabilità scultorea”, nonché di composizione minerale (calcite) facilmente attaccabile dagli agenti chimici, fino a macchiarsi facilmente e persino a perdere la sua texture e virare la colorazione;
PER LA SUA CONSERVAZIONE E SALVAGUARDIA incaricando personale assolutamente qualificato, esperto e competente Iscritto e/o accreditato presso l’Albo dei Restauratori delle Soprintendenze si rende assolutamente opportuno e necessario procedere con una puntuale verifica dell’OPERA D’ARTE e BENE CULTURALE di indiscutibile valore, contenuti e memoria storica al fine di accertare:
1. se gli scarponi da cantiere indossati dagli operatori ecologici che hanno agito, notoriamente dotati di una superfice di impronta dura e rigida, talvolta chiodata, abbiano potuto arrecare graffi, impronte, distacchi di “marmo”, pregiudizi vari o quant’altro alle superfici, come levigate da Sergio Sportelli;
2. se la potenza della pressione del “getto d’acqua” (in edilizia generalmente usata per la scarifica dei giunti e la asportazione delle malte, la rimozione corticale di manufatti di materiali duri, l’irruvidimento e persino per la “demolizione” del calcestruzzo armato), sia stata tenuta nel giusto controllo e non abbia “abraso” o comunque danneggiato lo strato corticale superficiale della scultura;
3. se rimuovendo la “patina corticale levigata” non si sia creata una “nuova micro porosità superficiale” che, trattenendo l’acqua piovana, all’effetto del gelo-disgelo, aumentando di volume, provoca la “microrottura e lo sfaldamento della stessa superfice corticale, inficiando nel tempo l’intera opera d’arte;
4. se il getto del liquido utilizzato fosse semplicemente acqua (atomizzata?) o emulsionata con “miscela” ottenuta con additivi e solventi chimici (carbonati e altri minerali) che nel tempo possono arrecare vari e spiacevoli pregiudzi all’Opera d’Arte, persino la screpolatura, la formazione di macchie o l’ingiallimento della superfice;
5. se la composizione chimica e la pressione del getto, come appare, abbia potuto modificare già ora la colorazione dell’intero gruppo scultoreo, cancellando l’aspetto marmoreo originario e, divenendo stucchevole, rendendolo più simile al “gesso” che al marmo statuario;
6. individuare la tipologia di intervento di pulizia eseguito (criogenico, laser, acqua emulsionata, impacchi, ecc.) e quanto altro gli esperti restauratori riterranno opportuno indagare ed eseguire per garantire il mantenimento dei caratteri plastico-artistici e la durabilità dell’Opera di Sergio Sportelli.
Intanto, per non temere e scongiurare ulteriori danni, cautelativamente, finché non si procederà con i dovuti accertamenti, controlli e le opportune verifiche, ordinare la protezione di tutto il gruppo scultoreo con teli traspiranti che impediscano comunque l’ingresso dell’acqua sulle superfici del monumento e l’aggressività della pioggia.
Consentendomi – dopo cotanto scempio del Parco Monumentale, della mutilazione e il silenziamento della sua Lirica Architettonica e della Piazza che lo conteneva – vorrei invitare il Sindaco di Grottaglie, e quanti hanno responsabilità della inutile, non a norma, e persino pericolosa gimcana che ha cancellato Piazza IV Novembre e tutta l’Area dell’antica Porta Sant’Angelo, violentando, ammonendo e deturpando l’opera di Marcello Piacentini, Sergio Sportelli e Ettore Paratore, e umiliando la memoria dei Figli Caduti per la Patria nei due Conflitti Mondiali, isolandola e relegandola ad un ruolo periferico e marginale, anziché valorizzarla; di portarsi, intorno alle ore 13,30, proprio presso la stessa Piazza, per rendersi conto, e prendere atto, dell’ingorgo che si crea e del tempo occorrente (fino a 15 minuti) per percorrere il tratto, di appena 40 metri, di congiunzione fra via Partigiani Caduti e via Ennio. Quando invece, valorizzando il “Luogo” Storico di porta Sant’Angelo e la stessa Lirica Architettonica del Parco Monumentale, sarebbe bastato, come già in origine, un semplice sistema di semafori intelligenti per regimentare il traffico veicolare e risparmiare oltre il 90% della spesa sostenuta per realizzare uno scempio urbanistico, paesaggistico e ambientale, e un inefficiente groviglio viario extramurale (ma in città e pieno centro Storico) che non rispetta i dettami legislativi e le norme di sicurezza stradale. Per di più ridicolizzato dalla presenza di due incongruenti “anfore figurate”, sproporzionate e totalmente fuori scala, probabilmente posizionate con la pretesa di far passare per “arte pubblica” quello che è semplice “artigianato locale”!
Per come è stata ridotta l’”ARA PATRIA”, lo spazio e l’area di enfasi della memoria e dello stesso tempio, nonché Lirica Architettonica – nel vortice delle auto e dei mezzi pesanti che sfrecciano – come potrà, il primo cittadino di Grottaglie, non vergognarsi e provare imbarazzo nel guidare, magari ipocritamente, la Delegazione del IV Novembre che, doverosamente, dovrà rendere Onore e Rispetto alla memoria degli Eroi, Figli della Terra di Grottaglie, Caduti per la Patria nei due ultimi conflitti mondiali?
Cordiali saluti Arch. Antonio FANIGLIULO
E menomale è un Monumento vincolato al pari delle opere di Michelangelo.Ma questo è noto solo a chi è deputato in via esclusiva da specifiche Università e non da una qualsiasi.
Per una città orgogliosa delle arti e di un istituto specifico che ha ospitato molti docenti di Settore dimostrerebbe una ignoranza abissale.Il restauro del Calvario ne è una ulteriore conferma.
Pare che non vivono a Grottaglie o tacciono per sempre come atto di fede non si sa a chi