L’ELENCO DEI GROTTAGLIESI CADUTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE .
«BRINDISI, XII NOVEMBRE MCMXVIII
COMANDO IN CAPO DELLE FORZE NAVALI MOBILITATE, ORDINE DEL GIORNO N. 38
MARINAI!

La guerra marittima condotta in Adriatico in unione a reparti degli Alleati e degli Stati Uniti col più costante e sagace ardimento nella ricerca dell’avversario in mare aperto e dentro i muniti porti è finita entro Pola con uno dei più luminosi esempi dell’eroismo italiano. Dal primo all’ultimo giorno, Voi avete perseverato in una lotta senza tregua supplendo al difetto dei mezzi ed alla gravità dei molteplici compiti, con una vigoria, con una audacia sempre più pronte e ferme. Tutti gli italiani conoscono i nomi dei singoli eroi e delle vittorie fulminee, ma non a tutti è nota l’opera silenziosa, aspra, generosa, compiuta in ogni ora, in ogni evento, in ogni fortuna, quando solamente una assoluta dedizione al dovere poteva superare l’imparità delle condizioni e la durezza degli ostacoli. Sappia oggi la Patria, di quanti sforzi ed eroismi ignoti è fatta questa sua immensa Gloria. Consideri come due volte la Vittoria abbia preso il volo e l’augurio dal gorgo ove le più potenti navi nemiche scomparivano: da Premuda al Piave, da Pola a Trieste e Trento. La grande nave colata picco nel porto di Pola fu più che un presagio. Nel suo nome stesso ostentava la vecchia menzogna delle forze, non riunite ma coatte. La duplice dissoluzione è avvenuta. Come più non esiste l’esercito, così la flotta Imperiale non esiste più.
Onore sempre a Voi tutti onesti e prodi Marinai d’Italia.»
(Paolo Camillo Thaon di Revel, Comandante in Capo delle Forze Navali Mobilitate)
«COMANDO SUPREMO, 4 NOVEMBRE 1918, ORE 12.

La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S.M. il Re – duce supremo – l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse, ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte 51 divisioni italiane, 3 britanniche, 2 francesi, 1 cecoslovacca ed un reggimento americano, contro 73 divisioni austro-ungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d’armata su Trento, sbarrando la via della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria.
Dal Brenta al Torre l’irresistibile slancio della XII, dell’VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d’Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L’Esercito austro-ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell’accanita resistenza dei primi giorni e nell’inseguimento; ha perdute quantità ingentissime di materiale e i depositi; ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Firmato: Diaz»

Piazza del Nettuno 3. Anno di posa non noto.
Il Proclama della Vittoria riproduce il Bollettino di Guerra n. 1268 del 4 novembre 1918, con il quale il Generale Diaz – ma si tenga presente che il testo fu materialmente redatto dal generale Domenico Siciliani – comunicò la capitolazione dell’Impero austro-ungarico. La lapide fu murata per volontà del Comune di Bologna sulla facciata di Palazzo d’Accursio che dà su Piazza del Nettuno. A Bologna il medesimo testo si può trovare sotto forma di lastra bronzea all’interno della Caserma del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia-Romagna” di via delle Armi, nel Palazzo Legnani ora Pizzardi, nonché nel corpo circolare di sinistra del Monumento Ossario ai caduti della Grande Guerra nel Chiostro VI della Certosa.
Andrea Spicciarelli
NELLA FOTO I CADUTI NEI DUE CONFLITTI MONDIALI. IL CARABINIERE REALE MANIGRASSO CIRO DOMENICO CADUTO NELLA BATTAGLIA DI PODGORA (GORIZIA). NATO A GROTTAGLIE IL 19 AGOSTO 1894 DA FRANCESCO E MARIA NICOLA MASELLA MORÌ IN GUERRA IL 19 LUGLIO 1915 (fonte Cosimo Luccarelli).
GENIERE GAETANO CAPOZZI DI FRANCESCO CADUTO IN RUSSIA A NIKOLAYWKA IL 20 FEBBRAIO 1942 ALL’ETA’ DI 21 ANNI ERA NATO A GROTTAGLIE(TA) IL 20 OTTOBRE 1920 (fonte Gazzetta del Mezzogiorno).
IL MARTIRIO DEL GROTTAGLIESE CIRO CHIANURA E DI 86 FINANZIERI NELLA STRAGE DELLA CASERMA DI CAMPO MARZIO A TRIESTE DEL MAGGIO 1945.VICE BRIGADIERE CHIANURA CIRO NATO IL 7/09/1900 A GROTTAGLIE(TA).





