MOVIMENTO MEDITERRANEO MARSEGLIA

Noi del Movimento Mediterraneo Grottaglie abbiamo letto con attenzione la replica dell’associazione AFO6 in merito alla polemica sui P38 al Cinzella Festival. Se da un lato comprendiamo e, in linea di principio, condividiamo la difesa della libertà artistica come pilastro di una società democratica, dall’altro non possiamo ignorare le profonde perplessità che l’inclusione di certi artisti solleva nella nostra comunità, specialmente in relazione a temi delicati come la memoria storica e il rispetto per le vittime del terrorismo. È fondamentale sottolineare che il Cinzella Festival non è un evento puramente privato, ma gode del patrocinio del Comune di Grottaglie. Questo conferisce alla manifestazione un carattere pubblico e una responsabilità aggiuntiva nei confronti della comunità che la ospita e delle istituzioni che la sostengono.

La Memoria non è un Dettaglio Estetico

AFO6 sottolinea come le sentenze abbiano scagionato i P38, riconoscendone la natura provocatoria ma non penalmente rilevante, inserendoli nel contesto della “cultura trap contemporanea” fatta di “immagini forti e linguaggi d’impatto”. Accettiamo e rispettiamo le decisioni della magistratura sul piano legale. Tuttavia, il piano legale e quello etico, civico e sociale non sempre coincidono.

La questione non è se i P38 siano o meno “penalmente rilevanti”. La questione è l’opportunità e la sensibilità nell’ospitare una band che, a prescindere dalle intenzioni artistiche, evoca simboli e periodi storici di profonda sofferenza e divisione per il nostro Paese. Parliamo degli Anni di Piombo, di vittime innocenti, di un dolore che ancora oggi risuona nelle famiglie italiane e nella memoria delle Forze dell’Ordine.

Definire l’uso di simboli e riferimenti a periodi così traumatici come mera “provocazione artistica” o “linguaggio d’impatto” rischia di sminuire e banalizzare il peso di quella memoria. La cultura, per essere davvero “libera” e “viva”, come sostiene AFO6, deve anche essere responsabile e rispettosa.

Non Si Tratta di Censura, Ma di Scelte Consapevoli

L’associazione AFO6 accusa chi critica di voler “vietare o censurare un’espressione artistica”. Non è questo il punto del Movimento Mediterraneo Grottaglie. Non chiediamo una censura repressiva, ma una maggiore consapevolezza nelle scelte artistiche, specialmente da parte di un festival che ha acquisito una rilevanza nazionale e, essendo patrocinato dal Comune, contribuisce a forgiare l’immagine pubblica della nostra Grottaglie.

Un festival che “internazionalizza il nome di Grottaglie” e che rivendica di agire “nel pieno rispetto delle istituzioni” dovrebbe essere particolarmente attento a non generare frizioni o offese, anche involontarie, nei confronti di categorie di cittadini o della memoria collettiva. Il richiamo al “doppio standard” tra chi sventola la bandiera palestinese e chi “esalta il ventennio fascista” ci appare un tentativo di deviare l’attenzione, poiché i contesti storici e le implicazioni simboliche sono profondamente diversi e vanno analizzati con la dovuta granularità, senza generalizzazioni.

Educare al Senso Critico, non all’Indifferenza alla Memoria

AFO6 sottolinea l’importanza di offrire ai giovani “strumenti critici” e “anticorpi culturali” per non isolarli dal mondo reale. Siamo pienamente d’accordo. Ma qual è il messaggio che si veicola quando si normalizzano o si presentano come semplice “provocazione” simboli che per molti rappresentano ferite ancora aperte? Educare al senso critico non significa insegnare l’indifferenza o la disattenzione alla storia e alle sue tragedie. Significa, al contrario, fornire gli strumenti per comprendere il peso dei simboli, il contesto storico in cui nascono e le reazioni che possono generare.

I giovani hanno bisogno di conoscere la storia, di riflettere sulle sue complessità e di capire il valore del rispetto per le vittime di ogni violenza. Questo non si ottiene esponendoli a contenuti che rischiano di minimizzare o ironizzare su periodi bui, bensì attraverso un dialogo costruttivo e una proposta culturale che sappia essere sia innovativa che eticamente solida.

Il Nostro Appello per un Confronto Costruttivo

Il Cinzella Festival è una risorsa importante per Grottaglie, e il Movimento Mediterraneo Grottaglie lo riconosce. Tuttavia, crediamo che un festival che si propone di essere “spazi di confronto, anche scomodi, ma necessari”, debba anche essere disposto a confrontarsi con le critiche costruttive della comunità.

Siamo convinti che la vera forza di un evento culturale risieda nella sua capacità di generare unità e condivisione, non polemiche che dividono. Ci auguriamo che questa discussione possa portare a una riflessione più profonda sul ruolo della cultura nella nostra società e sulla responsabilità di chi la promuove, soprattutto quando si tratta di manifestazioni sostenute da enti pubblici.

Il Movimento Mediterraneo Grottaglie è pronto a un dialogo aperto e costruttivo con gli organizzatori del Cinzella Festival e con tutte le parti coinvolte, per assicurare che il nostro futuro culturale sia sempre più inclusivo, consapevole e rispettoso della nostra storia e della nostra comunità.

Grottaglie, 8 luglio 2025

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