
PUNTO DI DOMANDA: COME FA IL MUSEO DELLA CERAMICA POSTO A PIANO TERRA A RIMANERE APERTO SENZA RESTAURO, SE IL PRIMO PIANO È STATO DICHIARATO INAGIBILE ?
“ARCIDIOCESI DI TARANTO SFRATTA IL COMUNE DI GROTTAGLIE DAL CASTELLO EPISCOPIO”.
DELL’AVVOCATO MICHELE MIRELLI E VITO NICOLA CAVALLO.
DI SEGUITO IL QUADRO FESSURATIVO DEGLI IMMOBILI DEL CASTELLO EPISCOPIO ANNO 2014

Dal 1987 il Comune di Grottaglie utilizza il Castello Episcopio dietro pagamento di un canone all’arcivescovado che il 29.12.2012 ne ha chiesto il rilascio, ma la causa è ancora in definizione ? Perche ?
Nel frattempo parte del Castello, i piani superiori e la torre vengono dichiarati inagibili .
Questo ritardo a chi giova ? Alla Chiesa che si esonera da ogni responsabilità per il mancato restauro dell’intero Castello, oltremodo costoso, con esonero altresì da qualsivoglia responsabilità perché comunque detenuto dal Comune di Grottaglie che non sta provvedendo al alcun fondamentale restauro . Restauro, molto lungo e faticoso a livello progettuale, ma non impossibile, il cui risultato non dovrà essere semplicemente l’applicazione di soluzioni che rispettino il mero calcolo matematico, ma un insieme sistematico di lavorazioni dettate anche da una sensibilità che comprenda i limiti e le capacità dell’edificio e le rispetti nell’obiettivo della conservazione restauro e della riqualificazione obbligata funzionale del castello Episcopio e di ciò che rappresenta come storia ed entità’ di una intera popolazione .


Punto di domanda: come fa il museo della ceramica posto a piano terra a rimanere aperto senza restauro, se il primo piano è stato dichiarato inagibile ? Oggi mi limiterò ad esporvi le criticità della torre, poi passerò nei giorni successivi ad esporvi quelle dell’ intero castello, stanza per stanza, muro per muro, arco per arco, finestra per finestra, balaustra per balaustra. Mi raccomando ai consiglieri di leggere con attenzione e lasciare lo stato di ectoplasma, quasi fantasmi del castello e prendere le consequenziali iniziative ! Buona giornata !






NEL SETTEMBRE 2023 UN ARTICOLO DEL NOSTRO DIRETTORE SULLO SFRATTO DELCASTELLO EPISCOPIO
ARCIDIOCESI DI TARANTO SFRATTA IL COMUNE DI GROTTAGLIER DAL CASTELLO EPISCOPIO.

LA CURIA CHIEDE UN RISARCIMENTO DI € 34.625,52 PER OCCUPAZIONE SENZA TITOLO PER GLI ANNI 2021, 2022 E 2023.
Di Vito Nicola Cavallo

L’Arcidiocesi di Taranto sfratta il museo delle ceramiche dal Castello Episcopio.
Infatti la giunta comunale con la deliberazione n.287 del 21 settembre 2023 delibera l’“Autorizzazione al sindaco a resistere in giudizio nel ricorso ex art. 447 bis c.p.c. innanzi al tribunale di Taranto instaurato da Arcidiocesi di Taranto”.
Si apprende dalla delibera “che: con ricorso ex art. 447 bis c.p.c. notificato al Comune di Grottaglie mediante comunicazione di posta elettronica certificata in data 07.09.2023 prot. n. 30657, l’Arcidiocesi di Taranto, rappresentata e difesa dall’Avv. Salvatore Sibilla, ha citato il Comune di Grottaglie innanzi al
Tribunale di Taranto al fine di: accertare e dichiarare la cessazione del contratto d’uso del Castello Episcopio di Grottaglie a far data dal 29.10.2012; conseguentemente, accertare e dichiarare che il Comune di

Grottaglie occupa senza titolo la predetta unità immobiliare a far data dal 30.10.2012;condannare, quindi, il Comune di Grottaglie a rilasciare immediatamente il Castello Episcopio di Grottaglie per le ragioni di cui sopra; condannare l’Ente convenuto al pagamento in favore dell’istante dell’indennità di occupazione senza titolo per gli anni 2021, 2022 e 2023 per complessivi € 34.625,52 (€11.541,84 x 3) oltre l’ulteriore indennità sino all’effettivo rilascio; condannare il Comune di Grottaglie al pagamento in favore dell’Avv. Salvatore Sibilla anticipatario, delle spese e compensi professionali, oltre rimborso forfettario 15% ed accessori di legge.
La questione controversa è costituita della asserita scadenza della durata del contratto Rep. n.618/1987, supportata dalla mancanza di una clausola di rinnovazione, e dall’eccepito mancato pagamento da parte del Comune di Grottaglie del canone d’uso per le annualità 2021, 2022 e 2023.

In merito alle censure sollevate dal ricorrente la scrivente ha espresso il proprio parere con l’allegata relazione nella quale si rimarca che il contratto Rep. n. 618/1987 si è rinnovato e che il pagamento del canone per le annualità contestate risulta effettuato. In ragione di tanto, è opportuno che l’Ente si costituisca nel giudizio innanzi al Tribunale di Taranto instaurato dalla Curia Arcivescovile di Taranto.
Di autorizzare il Sindaco a resistere in giudizio e a conferire procure alle liti per il patrocinio legale dell’Ente nel giudizio innanzi al Tribunale di Taranto promosso da Arcidiocesi di Taranto, rappresentata e difesa dall’Avv. Salvatore Sibilla.”