“Quando si parla di diritti dei lavoratori, o meglio dei dipendenti regionali, per il Governo Emiliano la coperta è sempre corta e, paradossalmente, secondo l’assessore al Bilancio, Fabiano Amati, toccherebbe addirittura a noi dell’opposizione non solo segnalare il disservizio, ma trovare le risorse per dar seguito a una precisa richiesta: tutti i dipendenti delle ASL hanno diritto ad avere il buono mensa e in sostituzione il buono pasto.
“Allo stato attuale solo quelli della ASL di Bari, a seguito di un contenzioso, l’hanno ottenuto e così come prevede il contratto nazionale del mondo della sanità, starebbero per averlo quelli della ASL di Foggia per avvenuto accordo, guarda caso, con l’assessore regionale alla Sanità di Foggia, Raffaele Piemontese. Ma la situazione è ancora più caotica di quello che si possa pensare perché, per esempio, nella ASL di Brindisi solo i dipendenti dell’ospedale Perrino lo percepiscono, tutti gli altri (praticamente 2/3) no, mentre nelle ASL BAT, Lecce e Taranto non sarebbe erogato a nessuno. A tutto questo va aggiunto che ci sono stati – attraverso i sindacati – molti ricorsi e riconoscimenti da parte di singoli dipendenti per cui alla fine la platea di chi può usufruire del diritto è non solo variegata (a volte anche nello stesso ufficio), ma anche eterogenea sul territorio.
“Ora, è o non è una vergogna che il centrosinistra regionale, che sul lavoro si riempie la bocca – specie in questa vigilia referendaria –, abbia lasciato sedimentare per anni e anni una situazione del genere? Che in 20 anni di governo di sprechi, che hanno generato una voragine nei conti, non siano mai riusciti a risolvere il problema? E se il problema fosse la mancanza di risorse: perché la ASL di Bari, Foggia e in parte Brindisi le hanno trovate e le altre ASL no???
“Ma ora l’assessore Amati, parlando a nome di tutto il governo, ha assicurato che entro 15/20 giorni è pronto a tornare in aula per illustrare la soluzione che ha in mente. Bene, quindi nonostante le ‘provocazioni’ dello stesso nei nostri confronti, la nostra audizione è servita a dare una sveglia e a evidenziare che in una Regione non possono esistere dipendenti di serie A e altri di serie B, quando si parla di diritti dei lavoratori.
“In conclusione, prima di invitare i pugliesi ad andare a votare domenica e lunedì prossimi, 8 e 9 giugno, il centrosinistra che governa la Regione Puglia rispettasse i lavoratori che lavorano per l’ente, riconoscendo loro non qualcosa in più, ma ciò che spetta loro per diritto contrattuale.”
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