L’ELEZIONE DI PAPA LEONE XIV…L’ATEO ED IL COMUNISTA (EX?)…

D’ALO’”HA SCELTO UN NOME CHE RICHIAMA L’IMPEGNO SOCIALE DI LEONE XIII”.

Ore 18,08, Roma piazza San Pietro e via Della Conciliazione progettata dall’architetto Piacentini (lo stesso che ha progettato il monumento ai caduti di Grottaglie) il Cardinale Protodiacono, Dominique Mambert annuncia  “ Nuntio Vobis Gaudium Magnum,Habemus Papam.Leone XIV Reverendissimo Arcireverendissimo S.E.R. Robert Francis Prevost”.

Il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò, lo stesso che all’inizio della sua prima elezione a sindaco decise di “relegare” IN UN ANGOLO REMOTO DELLA SALA CONSILIARE ,la “Crocifissione di Gesù”, opera d’Arte del Prof. Angelo Peluso, già sindaco di Grottaglie, lo stesso che nel novembre 1958 inaugurò il Monumento ai caduti, inspiegabilmente “sfregiato” dal sindaco D’Alò per far spazio ad una rotatoria.

D’Alò, appena eletto il papa “americano”, ha ritenuto di esprimere il proprio augurio di buon lavoro a Papa Leone XIV, citando nel testo il Papa Leone XIII, lo stesso a cui è intitolata una via di Grottaglie, in cui è in corso una consistente lottizzazione per la realizzazione di nuovi centri commerciali.

Abbiamo letto con molta attenzione questo il profondo e sincero pensiero del sindaco, pubblicato sulla pagina social dello stesso amministratore, a cui ha replicato Orazio Antonazzo, che di seguito riportiamo.

In premessa ricordiamo che, nell’ultimo consiglio comunale, D’Alò, ha voluto esternare l’importanza del pensiero marxista e comunista, che  “legato” all’ambientalismo (video), ha ispirato lo stesso sindaco, in occasione dell’elezione del nuovo Pontefice, ad un sussulto di luce divina  verso la   “ conversione sulla via di Damasco”, percependo, come un faro, le parole di Papa Leone XIV .

Scrive D’Alò “Ciro D’Alò “In un mondo segnato da guerre e ingiustizie, le parole di Papa Leone XIV sono un faro. Primo pontefice americano, ha scelto un nome che richiama l’impegno sociale di Leone XIII. Il suo messaggio è chiaro: serve una pace vera, “disarmata, disarmante, umile”. Mentre l’Ucraina brucia, Gaza piange e troppe terre soffrono in silenzio, ci ricorda che la pace non è assenza di guerra, ma presenza viva di amore, giustizia e solidarietà. “Costruite ponti”, dice. “Il male non prevarrà.” È il tempo del coraggio, non della rassegnazione. Della speranza, non della paura. Della pace, non delle armi. Buon lavoro Papa Leone XIV.

LA REPLICA DI ORAZIO ANTONAZZO

“Ma se sei ateo!!! Ciro D’Alò ricordo come se fosse ieri le tue parole all’arcivescovo Santoro:Se non frega niente a te figurati a me che sono ateo.

Se lo ritieni ti rammento anche l’occasione in cui lo hai detto.”

RISPOSTA DI CIRO D’ALO’

Orazio Antonazzo I messaggi di Papa Francesco prima, e di Papa Leone XIV oggi, cercano di parlare tutti, credenti e non credenti.

Pace, giustizia, solidarietà: sono valori universali, che non hanno bisogno di un’appartenenza religiosa per essere condivisi.

Forse non tutti sono pronti ad accogliere davvero questo invito al dialogo e all’inclusione — e il tuo commento, in fondo, lo dimostra.

Ma proprio per questo vale la pena continuare a costruire ponti, non muri.”

RISPOSTA DI ORAZIO ANTONAZZO

“Ciro D’AlòVisto che credi di poter essere saccente con un povero diavolo come me, voglio descriverti la mia analisi personale che ritiene molto interessante il primo discorso di Leone XIV. Dovresti riascoltarlo e magari leggerlo con attenzione per il modo in cui ha usato due parole forse troppo abusate nel lessico comune, laico ed ecclesiastico: “pace” e “ponte”.

Ha parlato di pace non come mero pacifismo ma facendo riferimento alla “pace di Cristo risorto”, a quella pace che nasce dalla certezza che non finisce tutto qua, che c’è una vita dopo la vita: la convinzione di cui si nutre ogni vero cristiano, e che dà senso profondo alla sua fede.

E poi ha parlato di ponti, andando ben oltre il dettato di Bergoglio. I ponti non sono solo quelli tra gli uomini né implicano l’abolizione dei confini (ché i veri ponti, poi, sono quelli che congiungono due identità e non le annullano). Ma primo ponte è Gesù Cristo: “l’umanità”, ha detto Leone XIV, “ha bisogno di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore”. Un ponte trascendente, metafisico. E in questo senso, soprattutto, un Papa è Ponte-fice, costruttore di Ponti.

Tu che poi ti atteggi al dialogo, quando hai messo quel CRISTO in secondo piano hai dato la tua connotazione.

Ti prego sappi essere coerente, vedrai sarai più apprezzato.

E allora viva Leone XIV, costruttore di Pace.”