
L’ENNESIMO “PUGNO” NEGLI OCCHI DEL SINDACO D’ALO’.NEL VIDEO UN ESEMPIO DIPROGETTAZIONE DELL’ARREDO URBANO REALIZZATO DAI RAGAZZI DELL’EX ISTITUTO D’ARTE “V.CALO'” DI GROTTAGLIE.
Ormai siamo in allerta permante, sulle strambature di D’Alo’ e dei suoi assessori, come fù per la visita di Mussolini nel 1934, in piazza IV Novembre arrivano le “pupe” baffute, (criticate da Piero Caretta, il cui papà ideò le stesse) , oggetti che riportano alla memoria la pratica (non dimostrata) dello “LO IUS PRIMAE NOCTIS”, bel biglietto di presentazione per la città di San Francesco de Geronimo, che contrastò proprio il principe Cicinelli.
VERGOGNA!!!!
Ancora una volta questi giovanotti (o ex) continuano ad andare avanti a sentimento e come ha scritto un nostro caro lettore, IL GUSTO DELL’ ARTE O LA COMPETENZA?
Spagnulo “Di conseguenza; finché si continuerà, come fanno in molti, purtroppo anche “organizzatori” e curatori, a fare un errore culturale sia di sostanza che di metodo, fossilizzati nella perenne confusione di scambiare il LINGUAGGIO ARTISTICO per il MEZZO ESPRESSIVO e viceversa tale da costituire il grande equivoco… Il comune denominatore di questi atteggiamenti è quello di dare impropriamente eccessivo valore al cosiddetto gusto personale, il pensare di poter dire la propria legittimamente e liberamente al pari degli esperti in questioni che riguardano l’arte, il sentirsi a proprio agio e non provare imbarazzo addirittura come membri o presidenti di giuria pur non avendo specifiche conoscenze, competenze e titoli di merito. Amministratori o sindaci che si sentono, o sono invitati a sentirsi nel caso specifico, rappresentanti di un presunto sentimento collettivo esibendo tranquillamente la loro “cultura generale” ed il loro orgoglioso gusto personale. Molti sono portati a pensare che il cosiddetto gusto personale sia una dotazione naturale individuale che ognuno possiede ed esprime da sempre e non può essere messo in discussione, non a caso esistono le proverbiali frasi o per meglio dire luoghi comuni che “i gusti sono gusti” e “sui gusti non si discute”. In realtà non ci si rende conto che il gusto è qualcosa che si forma e che si è formato come bagaglio culturale attraverso la complessità delle conoscenze, delle relazioni e delle esperienze di vita personale…Bruno Munari a proposito di “giurie incompetenti ma autoritarie” dichiarava (in Artista e designer edizioni Laterza 1971 pagg.15 e 16) : “In queste giurie ci sono tutti, meno gli artisti moderni e internazionalmente qualificati. Ci sono funzionari di ogni tipo, esperti in economia e commercio, rappresentanti delle Forze Armate … Eppure tutta questa gente quando ha mal di pancia chiama il dottore e non l’idraulico.”
Perché ci deve essere questo disprezzo per l’arte, questa presunzione che tutti possano giudicare, questo trionfo dell’incompetenza“