

“Nella mattinata di ieri, l’ospedale San Marco” di Grottaglie è stato teatro di un episodio inaccettabile e sintomatico di una gestione ormai insostenibile: il Centro Unico di Prenotazione (CUP) è rimasto chiuso, lasciando senza servizio decine di cittadini, molti dei quali provenienti da altri comuni tarantini. In tanti mi hanno segnalato il disservizio: persone che si sono trovate di fronte a uno sportello sbarrato e all’impossibilità di effettuare prenotazioni, pagamenti di ticket o accedere ai servizi necessari per sottoporsi a esami clinici. Alcuni, già a digiuno per motivi sanitari, hanno addirittura rischiato di non poter procedere agli accertamenti programmati.
“Un disservizio causato, a quanto risulta, dall’assenza improvvisa di un operatore e dall’impossibilità di sostituirlo tempestivamente. In un periodo, come quello estivo, già reso complesso dalla sovrapposizione tra ferie programmate e malattie, ma aggravato dal fatto che non è stato previsto un piano sostitutivo per garantire la continuità operativa del CUP.
“È gravissimo che un presidio ospedaliero venga lasciato scoperto per ore. Non è accettabile che si continui a operare con organici ridotti all’osso, contando solo su due unità operative. Quando viene meno uno dei due operatori, il sistema collassa, con gravi ripercussioni per l’utenza. Solo con l’improvvisata distribuzione di bollettini postali si è cercato di tamponare l’emergenza, ma il disagio per la cittadinanza è stato evidente e intollerabile.
“Quanto accaduto non è un semplice episodio isolato, ma la dimostrazione concreta dell’urgenza di interventi strutturali: servono assunzioni stabili e pianificate, serve un potenziamento dell’organico e serve, soprattutto, una direzione capace di garantire i livelli minimi di continuità operativa nei servizi essenziali. Il diritto alla salute dei cittadini passa anche – e soprattutto – dalla capacità organizzativa delle strutture che supportano il sistema sanitario pubblico. Ieri, quel diritto è stato calpestato.
“Per tale ragione ho chiesto un incontro urgente al direttore generale della ASL Taranto e all’amministratore unico Sanitaservice al fine di intervenire con urgenza, per evitare che episodi di questo tipo si ripetano, restituendo al territorio un servizio all’altezza delle esigenze della popolazione.”