
… LOTTIZZAZIONE DI VIA LEONE XIII, ARRIVANO LE PRESCRIZIONI DELLA REGIONE PUGLIA.PAESAGGISTICO ED URBANISTICO.
PARERE TECNICO Comune di GROTTAGLIE (BA) – Conferenza di servizi decisoria in forma semplificata asincrona ai sensi dell’art. 14 – bis della L. n. 241/90 – Progetto per la realizzazione di strutture commerciali, food e opere pubbliche a cedersi, in variante urbanistica, sito nel comune di Grottaglie in via Leone XIII – Proposta per l’Accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs. 267 del 2000.
DOCUMENTAZIONE AGLI ATTI Con nota prot. n. 14888 del 14.4.2025, acquisita al prot. col n. 196402 14.4.2025 è stata indetta la conferenza di servizi, per l’Accordo di programma (in seguito AdP) in oggetto, ai sensi dell’art. 34 del D. lgs. 267 del 2000 (TUEL) e sono stati contestualmente trasmessi gli elaborati progettuali. Con PEC del 15.4.2025, acquisita al prot. col n. 197922 del 15.4.2025, il Comune ha trasmesso il seguente link dal quale effettuare il download degli elaborati progettuali: https://comune.grottaglie.ta.it/it/documenti_pubblici/accordo-di-programma
DATO ATTO CHE con Determina dirigenziale n. 229 del 27.5.2025 la Sezione Autorizzazione Ambientali della Regione Puglia, in qualità autorità competente ha escluso con raccomandazioni l’AdP in oggetto dalle procedure di VAS. Si rappresenta quanto segue. DESCRIZIONE DEL PROGETTO L’AdP interessa un’area del territorio di Grottaglie localizzata al margine sud-ovest del centro abitato racchiusa tra Via Leone XIII e la rete ferroviaria Taranto Brindisi. Il Comune è dotato di Piano Regolatore Generale (PRG) approvato in via definitiva con deliberazione di Giunta Regionale n. 1629 del 4.11.2003 e successiva variante approvata con DGR n. 2965 del 28.12.2010. L’area oggetto di AdP ricade su suoli tipizzati dal PRG in parte come “Zone B – Viabilità di progetto” e in parte come “Zone B – Area di pertinenza attrezzature di progetto”. Detta area si estende per una superficie di 42088 mq e interessa le p.lle iscritte al catasto al fg. n- 53 nn. 585, 616, 617, 622, 623, 636, 638, 210, 703, 704 e parte delle nn. 37, 613, 625, 637, 639, 641.
L’AdP è stato approvato con DGC n. 88 del 25.11.2024 e, alla base della proposta di Accordo, come si legge nella citata delibera, “vi è la è la riqualificazione territoriale con trasformazione urbanistica in variante dell’area di proprietà delle società SHUTTLE PARKING SRL tipizzata dal PRG come “zona omogenea di tipo B – area di pertinenza attrezzature di progetto”, al fine di consentire.
l’insediamento delle strutture commerciali e food e delle opportune dotazioni di servizi nonché la creazione di nuovi posti di lavoro. L’insediamento delle attività commerciali e food terrà conto delle opportune dotazioni di standard previste dal D.M. 1444/68, oltre a quelle previste dalla Legge Regionale24/2015, relativi regolamenti e integrazioni.” L’area di progetto include una parte destinata alla realizzazione di opere di interesse pubblico, per circa il 53,3% della superficie, e una parte destinata alla realizzazione di strutture private. Come si legge nella Relazione Generale, sull’area si prevede la “realizzazione di strutture commerciali e food e relative aree di pertinenza. Nel suo complesso l’intervento prevede: · · · Intervento pubblico (opera pubblica 1) per una superficie complessiva pari a 8.227,05 m² che comprende: o realizzazione della strada pubblica prevista da PRG di collegamento tra Via Oberdan e Via Leone XIII comprensiva della realizzazione dei marciapiedi e della pista ciclabile, dei sottoservizi e l’illuminazione pubblica; Intervento pubblico (opera pubblica 2) per una superficie complessiva pari a 14274,56 m² che comprende: o realizzazione di un’area per spazi pubblici attrezzata a parco giochi e tempo libero; o realizzazione di un’area per spazi pubblici attrezzata a parcheggi; o realizzazione di strade interne al lotto di intervento comprensive della realizzazione dei marciapiedi e pista ciclabile; o realizzazione di una piazza attrezzata con il chiosco dei gelati e una tensostruttura adibita sala polifunzionale. Intervento privato (opera privata) per una superficie complessiva pari a 19.587,27 m² che comprende: o realizzazione di una struttura commerciale M1 nel settore non alimentare di superficie coperta pari a circa 910,00 mq; o realizzazione di una struttura commerciale M2 nel settore alimentare di superficie coperta pari a circa 2.150, mq; o realizzazione di una struttura food di superficie coperta pari a circa 485,00 mq. o realizzazione di un parcheggio a raso, aree di pertinenza esterne, verde privato.” (cfr. pagg. 12-13)


TUTELE DEFINITE DAL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE TERRITORIALE (PPTR) Preliminarmente si rappresenta che il parere di compatibilità paesaggistica ex art. 96 delle NTA del PPTR è rilasciato previa verifica della coerenza del Piano o del programma con: a) il quadro degli obiettivi generali e specifici, di cui al Titolo IV; b) la normativa d’uso e gli obiettivi di qualità di cui alla sezione C1 della scheda di ambito di riferimento; c) gli indirizzi, le direttive, le prescrizioni, le misure di salvaguardia e utilizzazione e le linee guida di cui all’art. 6; d) i Progetti territoriali per il paesaggio regionale di cui al Titolo IV. Il PRG del Comune di Grottaglie, come approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 1629 del 4.11.2003 e successiva variante approvata con DGR n.2965 del 28.12.2010, non risulta adeguato al PPTR ai sensi dell’art. 97 delle NTA. Ciò premesso dalla consultazione degli elaborati del PTTR si rileva quanto segue. – Struttura Idro – geomorfologica: – Beni paesaggistici: l’area oggetto di AdP non è interessata da Beni Paesaggistici della suddetta struttura; – Ulteriori contesti (art. 143, comma 1, lett. 3 del D.Lgs. 42/04): l’area oggetto di AdP non è interessata da Ulteriori Contesti Paesaggistici della suddetta struttura. – Struttura ecosistemica e ambientale – Beni paesaggistici: l’area oggetto di AdP non è interessata da Beni Paesaggistici della suddetta struttura; – Ulteriori contesti (art. 143, comma 1, lett. 3 del D.Lgs. 42/04): l’area oggetto di AdP è interessata da Ulteriori Contesti Paesaggistici della suddetta struttura; nel dettaglio dall’UCP “Area di rispetto dei Parchi e delle riserve regionali”, nel dettaglio del Parco “Terra delle Gravine” istituito con LR n. 19 del 24.7.1997, soggetto agli indirizzi di cui all’art. 69, le direttive di cui all’art. 70 e le Misure di salvaguardia e utilizzazione di cui all’art. 72 delle NTA del PPTR. – Struttura antropica e storico-culturale – Beni paesaggistici: l’area oggetto di AdP non è interessata da Beni Paesaggistici della suddetta struttura; – Ulteriori contesti (art. 143, comma 1, lett. 3 del D.Lgs. 42/04): l’area oggetto di AdP non è direttamente interessata da Ulteriori Contesti Paesaggistici della suddetta struttura. VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÁ PAESAGGISTICA L’area interessata dall’AdP ricade nell’ambito territoriale della “Arco Jonico Tarantino” ed in particolare nella Figura Territoriale (unità minima di paesaggio) denominata “l’anfiteatro e la piana tarantina “. Si analizza di seguito il contesto paesaggistico di appartenenza dell’area di intervento, analogamente a quanto rappresentato nel Piano Paesaggistico, alle diverse scale di osservazione. 1. Analisi dell’Ambito Paesaggistico di riferimento L’area di intervento è parte integrante nell’ambito n. 8 denominato L’Arco jonico tarantino che si caratterizza per la particolare conformazione orografica dell’arco ionico tarantino, ovvero quella successione di gradini e terrazzi con cui l’altopiano murgiano degrada verso il mare disegnando una specie di anfiteatro naturale. Sul fronte settentrionale, la presenza di questo elemento morfologico fortemente caratterizzante dal punto di vista paesaggistico ha condizionato la delimitazione con l’ambito della Murgia dei trulli, imponendosi come prioritario anche rispetto alle divisioni amministrative. Per quanto riguarda gli altri fronti il perimetro si è attestato principalmente: sui confini regionali ad ovest, sulla linea di costa a sud e sui confini comunali ad est, escludendo i territori che si sviluppano sulle Murge tarantine, più appartenenti, da un punto di vista paesaggistico, all’ambito del Tavoliere salentino. L’Arco jonico tarantino si compone di due differenti figure insediative: ad ovest il territorio delle gravine con una forte relazione tra il tessuto edificato storico ed i solchi erosivi che giungono a mare attraversando la piana, ad est Taranto ed il suo hinterland caratterizzato da un sistema radiale che si apre a ventaglio sulla costa jonica. Attraversando l’arco occidentale, si osserva un territorio fortemente connotato: l’andamento altimetrico a ventaglio è solcato trasversalmente dalle gravine, che si connettono, verso il mare, alla piana il cui carattere agricolo risulta fortemente connotato da una produzione intensiva che vede il vigneto dominare nel mosaico agricolo. Il carattere compatto dei centri delle gravine viene solo in parte contraddetto da una distribuzione dell’edificato più recente in relazione alla viabilità. 2. Analisi della Figura Territoriale di paesaggio Con riferimento alla figura territoriale dell’anfiteatro e la piana tarantina, questa rappresenta il terminale del morfotipo territoriale n°3 (“I sistemi lineari a corda ionico-adriatici”), articola in parte anche il morfotipo territoriale n°22 (“Il sistema a pettine della Murgia tarantina”) e la morfotipologia n.23 (“il sistema a pettine dei centri sulle gravine”). L’identità di lunga durata assegna a Taranto il carattere di una vera e propria “città d’acqua”, la cui fortuna è basata prevalentemente sulle risorse naturali offerte dai due mari che l’insediamento ha interpretato magistralmente: la leggenda di fondazione lega la nascita della colonia magno-greca alla presenza delle sorgenti del Tara (da cui deriva il nome stesso della città), testimoniando così la rilevanza che il corso d’acqua ebbe fin dall’antichità. La città offre ancora oggi un paesaggio urbano di notevole suggestione, per la rilevanza geografica dei luoghi, per la presenza dell’acqua. Il Mar Piccolo ed il Mar Grande dividono il centro in due parti anche funzionalmente distinte: a ovest l’enorme area produttiva dell’ILVA, ad est la città storica consolidata con le sue marine che inglobano i centri minori di Talsano, Leporano, Pulsano. La fabbrica ad ovest e la residenza ad est. L’insediamento dell’ILVA determina un passaggio da un territorio con forte struttura agraria, caratterizzato dalla presenza di masserie e da un sistema di pascoli fortemente legato ai caratteri naturali, ad un sistema industriale ad alto impatto ambientale, in cui le permanenze storico architettoniche sono spesso abbandonate o divengono residuali e segnate dalle attività della città industriale. Lungo le sponde dei due mari sono presenti ancora diverse aree ad alto valore naturalistico, formatesi anche in seguito a dinamiche di rinaturalizzazione spontanea. Molte di queste aree sono umide e rappresentano un elemento strategico da cui partire per un progetto locale che punti ad una migliore qualità urbana e alla bonifica ambientale dei luoghi. Il litorale dei due mari è solcato dalle foci di alcuni brevi corsi d’acqua, alimentati dal sistema di risorgive carsiche interne. Verso sud est le Murge tarantine si allungano da Mottola verso Crispiano e da Crispiano verso Lizzano, riaffiorando in una serie di rilievi discontinui aventi pareti con pendenze molto accentuate che si staccano nettamente dal paesaggio circostante. Posti in posizione cacuminale spiccano i centri di Grottaglie e Montemesola che dominano il bellissimo panorama del golfo di Taranto, la vallata che si estende da Grottaglie e San Giorgio Ionico e l’estesa pianura fino a Pulsano e Leporano. Tra le trasformazioni in atto e le criticità rilevate nella scheda d’ambito per la figura territoriale in esame, vi sono le diverse tipologie di occupazione antropica (abitazioni, infrastrutture stradali, impianti, aree a servizi, aree a destinazione turistica, cave) con la conseguente frammentazione della continuità ecologica. Un ulteriore fattore critico per la figura territoriale è rappresentato sicuramente dalle occupazioni delle aree prossime agli orli morfologici, come ad esempio quelli al margine di terrazzamenti o gravine, che precludono alla fruizione collettiva le visuali panoramiche fortemente suggestive. 3. Analisi del contesto paesaggistico di riferimento Con riferimento al contesto paesaggistico in cui ricade l’area di intervento, questo si configura come uno spazio periurbano fortemente frammentato dalla presenza di infrastrutture viarie, di rilevanza strategica alla scala regionale, come per esempio la ferrovia che collega la città di Grottaglie a Taranto o la Strada Statale n. 7 che, tagliando la penisola salentina, mette in collegamento Taranto con Brindisi. Per questi spazi, tanto articolati quanto compromessi dalle trasformazioni contemporanee, il PPTR vi ha riconosciuto: I. nelle descrizioni strutturali e di sintesi, e precisamente nella carta delle “morfotipologie rurali” (elaborato 3.2.7), il “MOSAICO AGRICOLO PERIURBANO”. Nel dettaglio il PPTR definisce i mosaici agricoli (categoria n. 3) come quei “morfotipi che si caratterizzano per la presenza di un territorio rurale scarsamente caratterizzato dalle tipologie colturali, ma fortemente strutturato dalla maglia agraria, dagli elementi fisici che la caratterizzano e dal sistema insediativo che vi insiste.” Detta categoria dei mosaici agricoli include il cosiddetto “MOSAICO AGRICOLO PERIURBANO” (Categoria 3.4) in cui ricade l’area d’intervento (fig.1) che si qualifica per una “*…+ forte eterogeneità delle tipologie colturali presenti, che si unisce alla forte influenza e dominanza del paesaggio urbano, suburbano e infrastrutturale. L’immagine che emerge è quella di un paesaggio di transizione, che presenta brani interclusi; nel quale la dimensione insediativa è presente sotto forma di edilizia rurale, o sotto forma di insediamento “disperso””, mentre in relazione al morfotipo edilizio si riconosce la “presenza di sistemi insediativi di ridotte dimensioni, prevalentemente di tipo lineare: casini, ville, villini. Presente raramente qualche sistema complesso, aggregato di medie dimensioni.” (cfr. pag. 69 elaborato 3.2).

II. nel progetto territoriale del PPTR del “Patto Città-Campagna” (elaborato 4.2.2), la “Campagna del ristretto”, ovvero lo spazio agricolo periurbano interstiziale che si inserisce tra le aree edificate dei contesti urbani periferici dei nuclei urbani e diventa luogo del progetto. In dette aree, come in quella in cui ricade l’intervento, si rilevano condizioni di promiscuità tra costruito e spazio agricolo che alterano il rapporto storico tra città e campagna già ampiamente compromesso dalle grandi infrastrutture viarie presenti. Detti spazi si qualificano per un sistema di aree agricole alternate o intercluse nel tessuto urbano dei contesti periferici, che rappresentano, con le componenti strutturanti il paesaggio agrario dal punto di vista paesaggistico, elementi identitari del paesaggio e dal punto di vista ambientale contribuiscono a generare un sistema di connessione ecologica tra città e territorio, da salvaguardare e valorizzare. Ad una lettura attenta la campagna del ristretto muta i propri caratteri rispetto alle diverse relazioni che intrattiene con il contesto; a seconda che si interfacci con zone produttive, maglie larghe o tessuti a bassa densità e tessuti compatti, infatti, corrispondono prestazioni differenti e trattamenti differenti dei materiali che le costituiscono. Per dette aree gli indirizzi del Patto Città – Campagna promuovono processi finalizzati a stabilire continuità tra la campagna del ristretto e le aree insediate attraverso una progressiva riprogettazione del margine agricolo. Questa ricucitura può avvenire mediante azioni di mitigazione paesaggistica, di recupero dell’edilizia rurale a secco e la collocazione di attività creative utili alla valorizzazione della prossimità alla campagna. Con tali presupposti, il progetto strategico auspica la costruzione di uno spazio aperto per la rigenerazione delle risorse ambientali e la realizzazione di attività agricole produttive dotate di funzioni urbane.


4. Compatibilità della trasformazione insediativa Localizzata nel quadrante sud ovest del territorio urbanizzato, ricompresa tra via Leone XIII e la rete ferroviaria Taranto-Brindisi, l’area di intervento è parte integrante del territorio periurbano di Grottaglie. Qui il bordo urbano si fa netto e il periurbano si configura come uno spazio di risulta ricompreso tra le grandi infrastrutture viarie. In questi luoghi, sebbene compromessi, permangono i segni della tradizione rurale dell’area rilevabili principalmente nella leggibilità della trama agricola e nella presenza di alcuni manufatti architettonici rurali.

A proposito dell’area di intervento nella Relazione di compatibilità paesaggistica si legge che: “L’area di intervento si estende per circa di 42.088,88 m2 , un’area sub pianeggiante. L’area è servita dalla viabilità pubblica , in particolar modo dalla strada San Leone XII. Il Sistema interessato dal progetto è quello delle aree in stretto rapporto con l’edificato esistente, in una zona periurbana della città, a ridosso del quartiere delle Ceramiche ed è costituita da aree libere , coltivate ad assetto sub pianeggiante. Non emergono nell’area di intervento elementi di rilievo, sia dal punto di vista paesaggistico che storico culturale.” (cfr. pag.17)

Con riferimento agli interventi di trasformazione per la realizzazione del progetto è opportuno evidenziare che essi riguardano un’area già fortemente antropizzata che ha perso le caratteristiche del paesaggio rurale tradizionale tanto che lo stesso Piano paesaggistico regionale, come meglio evidenziato nei capitoli seguenti, non rileva la sussistenza di particolari elementi di pregio da tutelare; infatti esclusivamente una porzione dell’area di intervento è interessata dalla perimetrazione “UCP – Aree di rispetto dei parchi e delle riserve regionali (100m)” con la quali l’intervento risulta comunque compatibile (come meglio esplicitato nei capitoli seguenti). In tale contesto, alla luce di quanto esposto e visto le caratteristiche progettuali dell’intervento, la trasformabilità dell’area comunque indentificata dallo strumento urbanistico vigente, l’assenza di elementi paesaggistici di rilievo tutelati dal PPTR, l’antropizzazione dell’area, si prevede la demolizione dei due ruderi presenti – in evidente stato di abbandono e degrado, in ottica anche di riqualificazione dell’area. (cfr. pagg.25-26) Sull’area di intervento tuttavia, sebbene compromessa dalle trasformazioni del territorio quali opere infrastrutturali e la recente diffusione insediativa di edifici non legati alla funzione agricola, permangono i segni di una tradizione rurale con architetture in pietra a secco (muri e “pagliare”) e con il manufatto rurale in tufo che, lo stesso proponente descrive e individua nelle tavole di progetto (cfr. TAV005) e nelle schede conoscitive di cui alle Linee guida per il recupero, la manutenzione e il riuso dell’edilizia e dei beni rurali.

Come si evince dagli elaborati di progetto (cfr. TAV005), la “pagliara” ed il fabbricato rurale in tufo, interferiscono con la viabilità di progetto e a tal proposito, nella Relazione di Compatibilità Paesaggistica, si legge che: “L’area oggetto di intervento ospita infatti due manufatti la cui consistenza, stato di conservazione e caratteristiche architettoniche sono stati analizzati attraverso le Schede Conoscitive del Manufatto e del Contesto Rurale, predisposte secondo le indicazioni delle suddette linee guida (PPTR 4.4.6), e allegate alla presente documentazione. Tale analisi ha evidenziato come i ruderi non sono in idonei stato di sicurezza e conservazione e non presentano elementi di pregio architettonico, storico o testimoniale tali da prevedere intervento di recupero o riqualificazione. Al contrario, le condizioni di degrado strutturale e l’assenza di condizioni che le rendono di pregio ne rendono incompatibile il mantenimento rispetto agli obiettivi del progetto in oggetto, compromettendo il progetto in oggetto e i benefici da esso introdotti (attraverso l’intervento proposto si offre la possibilità di riqualificare).
Alla luce di ciò, si evidenzia come l’area abbia perso i connotati tipici del paesaggio agrario tradizionale e non possa più essere considerata un ambito di riferimento per la conservazione dell’edilizia rurale storica, come previsto invece dalle linee guida del PPTR per contesti integri o da riqualificare. Inoltre, i manufatti si collocano al margine tra il morfotipo rurale 3.4 “Mosaico Agricolo Periurbano” e il tessuto urbano consolidato di Grottaglie, in un’area fortemente trasformata e antropizzata, caratterizzata dalla presenza di infrastrutture (rete ferroviaria e stradale) che hanno profondamente frammentato il paesaggio rurale tradizionale. Dal punto di vista urbanistico, l’area ricade interamente all’interno della “zona omogenea di tipo B – area di pertinenza attrezzature di progetto” come definita dal Piano Regolatore Generale del Comune di Grottaglie, approvato con Delibera di G.R. n. 1629 del 04/11/2003 e successivamente con D.G.R. n. 2965 del 28/12/2010.” (cfr. pag.65) Tuttavia, si rappresenta che il pregio dei beni presenti sull’area di intervento non è ricercabile esclusivamente nelle componenti architettoniche che costituiscono il manufatto, bensì nel rapporto che il bene instaura, e nel tempo ha instaurato, con l’intorno e in quello che rappresenta nel contesto socio-spaziale. Con riferimento alla “pagliara”, ad esempio, dato lo schema tipologico ricorrente con gli altri moduli plani-volumetrici del contesto rurale di appartenenza, assume un importante valore testimoniale dei processi storici di trasformazione del territorio agrario e delle relazioni con il contesto di appartenenza. A tal proposito, sebbene le costruzione in pietra a secco sono riconosciute dalle “Linee guida per la tutela, il restauro e gli interventi sulle strutture in pietra a secco della Puglia” come componente fondamentale del paesaggio pugliese poiché: · “costituiscono nel loro insieme un patrimonio inalienabile di cultura materiale e di valori testimoniali, rappresentando in forma visibile la memoria della comunità e in particolare quella delle masse contadine impegnate nei secoli passati direttamente nell’opera di messa a coltura dei nuovi territori;” · per esse “si è affermata nel corso del tempo come una delle componenti fondamentali del paesaggio pugliese, che molti studiosi non hanno esitato a valutare come “interamente costruito dall’uomo”” il proponente ad esito del rilievo della pagliara afferma che: “le condizioni di degrado strutturale e l’assenza di condizioni che le rendono di pregio ne rendono incompatibile il mantenimento rispetto agli obiettivi del progetto in oggetto, compromettendo il progetto in oggetto e i benefici da esso introdotti”, senza considerare che il recupero e la valorizzazione di detti beni rappresentano un obiettivo di qualità del paesaggio che il progetto deve rispettare; se così non fosse infatti, verrebbe meno il principio di tutela paesaggistica e architettonica che il progetto deve, di fatto, assecondare e con il quale deve coordinarsi. In quest’ottica l’analisi paesaggistica e la tutela delle componenti individuate, concorrono alla redazione della soluzione progettuale contribuendo a bilanciare l’interesse pubblico dato dalla tutela dei suddetti beni, radicati nella memoria collettiva, e l’interesse privato dato dallo sviluppo delle attività che si intende insediare. Pertanto per la “pagliara”, ricadente nell’area d’intervento trattandosi di una tipologia architettonica costruttiva ricorrente nel contesto paesaggistico di riferimento e per il quale lo stesso PPTR con le Linee guida per il recupero dei manufatti in pietra a secco individua le modalità di intervento si ritiene che è possibile considerare interventi di ricostruzione filologica del bene da integrarsi con gli spazi pubblici del progetto. In questo modo, tale bene, verrebbe restituito alla collettività e concorrerebbe alla costruzione delle dotazioni pubbliche urbane in chiave agro-urbana come auspicato dal progetto strategico del patto città campagna.
Tale intervento di recupero, inoltre, trova riscontro negli obiettivi specifici della scheda d’ambito ed in particolare con l’obiettivo 5 finalizzato a Valorizzare il patrimonio identitario culturale-insediativo e Promuovere il recupero delle masserie, dell’edilizia rurale e dei manufatti in pietra a secco. Per tali obiettivi infatti, il PPTR, pone quale indirizzo la tutela e la promozione della fitta rete di beni diffusi e delle emergenze architettoniche nel loro contesto. Si rileva pertanto che, il proponente, oltre a non aver effettuato un rilievo della “pagliara”

SI RILEVA PERTANTO CHE, IL PROPONENTE, OLTRE A NON AVER EFFETTUATO UN RILIEVO DELLA “PAGLIARA” AD UNA SCALA ADEGUATA CONSENTENDO DI COGLIERE LE PECULIARITÀ DEL MANUFATTO, NON HA PREVISTO INTERVENTI DI SMONTAGGIO, IN UN ORGANICO PROGETTO DI INTEGRAZIONE DEL BENE CON IL CONTESTO IN CHIAVE AGRO-URBANA, E RIMONTAGGIO IN UN’ALTRA AREA AL FINE DI TUTELARE E VALORIZZARE LA MEMORIA STORICA CHE IL BENE RAPPRESENTA E RESTITUIRE UNA NUOVA FUNZIONE COMPATIBILE CON LA TIPOLOGIA EDILIZIA.
Con riferimento alla compatibilità dell’intervento con le Linee guida sulla progettazione di aree produttive paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzate, ed in particolare con l’indirizzo B.1.2.7 Progettare le sezioni stradali come fasce di mitigazione paesaggistica, nella relazione di compatibilità paesaggistica si legge che: “Saranno realizzate delle aiuole sistemate a verde con alberature di ombreggiamento (lecci) in prossimità dei posti auto, e ampie zone a verde con siepi che renderanno centrale il tema del verde all’interno dell’intera area oggetto di A.d.P. Le aree verdi saranno caratterizzate da superficie a prato, siepi, dalla presenza di cespugli. Si prediligeranno essenze autoctone e mediterranee conservando, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, la superficie permeabile a verde.” (cfr. pag. 63).
TUTTAVIA, SEBBENE SIANO STATE RAPPRESENTATE LE SISTEMAZIONI A VERDE PER LE AREE DI PARCHEGGIO E PER LA VIABILITÀ INTERNA ALL’AREA DI INTERVENTO, DAGLI ELABORATI DI PROGETTO NON SI EVINCONO I DISPOSITIVI PROGETTUALI DI MITIGAZIONE PAESAGGISTICA AL SERVIZIO DELLA VIABILITÀ DENOMINATA OPERA PUBBLICA 01.
Infine, considerato che la parte pubblica del progetto è suddivisa in due “stralci”, si ritiene che debba essere inserita fra gli obblighi a carico del proponente, nell’opera pubblica n. 2, anche l’area destinata a verde privato ad uso pubblico, da attrezzare ad orti urbani con la ricostruzione della “pagghiara”. Detta area attrezzata dovrà essere ceduta al Comune alla stregua delle altre opere pubbliche attesa la completa riqualificazione dell’area d’intervento al fine di conseguire la compatibilità paesaggistica.

CONCLUSIONE
Si ritiene di poter RILASCIARE il parere di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art. 96 delle NTA del PPTR per gli interventi di cui all’Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs. 267 del 2000 denominato “Progetto per la realizzazione di strutture commerciali, food e opere pubbliche a cedersi, in variante urbanistica, sito nel comune di Grottaglie in via Leone XIII” con le seguenti prescrizioni a cui il progetto dovrà conformarsi prima della sottoscrizione. PRESCRIZIONI 1. Al fine di Promuovere il recupero dell’edilizia rurale e dei manufatti in pietra a secco come auspicato dall’obiettivo di qualità paesaggistica territoriale n. 5.2 della sezione C2 della scheda d’ambito, la “pagghiara” con la quale la nuova viabilità interferisce dovrà essere smontata previo rilievo accuratamente dettagliato ad una scala adeguata (1:50 minimo), per essere rimontato nell’area destinata a verde privato ad uso pubblico. Per questa attività si dovrà fare riferimento a quanto disposto dall’elaborato 4.4.4 del PPTR “Linee guida per la tutela, il restauro e gli interventi sulle strutture in pietra a secco della Puglia”; 2. al fine di attivare politiche agro-urbane per una pianificazione concertata e condivisa tra la città e lo spazio agricolo periurbano e conferire alla campagna del ristretto funzioni multiple finalizzate alla conservazione dello spazio agricolo coltivato, la “pagghiara”, alla quale verrà attribuita una funzione di supporto alle attività agro-urbane, dovrà essere inserita nel progetto di riqualificazione dell’intera area destinata a verde privato ad uso pubblico prevedendo orti urbani al servizio della collettività di cui alla L.R. n. 10/2024; 3. al fine di riprogettare il margine agricolo con azioni di mitigazione paesaggistica e, a tal proposito progettare le sezioni stradali come fasce di mitigazione, la sezione stradale dell’Opera pubblica n. 01 dovrà includere una fascia alberata; al fine di assicurare l’attecchimento delle specie arboree, dovrà garantire al piede delle specie arboree un’area libera non pavimentata di larghezza non inferiore a 150 cm e al momento della messa a dimora, gli esemplari arborei dovranno avere un fusto di circonferenza non inferiore a: – 20 – 24 cm per gli esemplari di prima grandezza; – – 18 – 20 cm per gli esemplari di seconda grandezza; 16 – 18 cm per gli esemplari di terza grandezza, come da strategie integrate di sviluppo urbano e sostenibile di cui alla DGR n. 654 del 4 maggio 2017. 4. Deve essere inserita fra gli obblighi a carico del proponente, nell’opera pubblica n. 2, l’area destinata a verde privato di uso pubblico, da attrezzare ad orti urbani con la ricostruzione della pagghiara da cedere al Comune alla stregua delle altre opere pubbliche attesa la completa riqualificazione dell’area d’intervento al fine di conseguire la compatibilità paesaggistica. La presente è da intendersi quale proposta di parere nell’ambito della conferenza di servizi. Il parere di compatibilità paesaggistica ex art. 96.1.c sarà rilasciato con Delibera di Giunta Regionale.
Il Funzionario EQ Arch. Giuseppe Volpe Il Funzionario EQ Arch. Luigi Guastamacchia Il Dirigente Arch. Vincenzo Lasorella.
DIPARTIMENTO AMBIENTE, PAESAGGIO E QUALITÀ URBANA SEZIONE URBANISTICA
OGGETTO: Indizione conferenza dei servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis della Legge n. 241/90 e ss.mm.ii.. Progetto per la realizzazione di strutture commerciali, food e opere pubbliche a cedersi, in variante urbanistica, sito nel comune di Grottaglie in via LEONE XIII_ Proposta per l’ACCORDO DI PROGRAMMA ai sensi dell’art. 6 della L.R. n° 11/2004 rif.: prot. n. 14888/2025 del 14.4.2025 – PARERE CON PRESCRIZIONI Premesse Con pec prot. n.14888 del 14.4.2025, acquisita al prot. n.196402 del 15.4.2025, la Responsabile del Settore IV Urbanistica e Edilizia del Comune di Grottaglie ha trasmesso la nota d’indizione della conferenza di servizi in oggetto, allegando: ̵ Allegato 1: Parere del Settore 10 Sviluppo Economico e Innovazione comunale; ̵ Allegato 2: Parere Comando Polizia Locale; ̵ Allegato 3: Parere Ufficio Tecnico Settore 3 LLPP; ̵ DCC n.88 del 25.11.2024: deliberazione di Consiglio comunale di adozione della proposta di AdP, con la quale si autorizza il Sindaco a convocare la conferenza di servizi ai sensi dell’art.34 comma 3 DLgs n.267/2000 (TUEL). Contestualmente è stato chiuso il modulo della CdS indetta in data 13.12.20241, nell’ambito della quale erano stati acquisiti i seguenti contributi: ̵ riscontro Autorità di Bacino Distrettuale; ̵ riscontro Sezione Promozione del Commercio Artigianato e Internazionalizzazione delle Imprese regionale; ̵ parere ai sensi dell’art.89 DPR 380/01 della Sezione OOPP e Infrastrutture regionale; ̵ parere AQP.
Si dà atto che al link https://comune.grottaglie.ta.it/it/documenti_pubblici/accordo-di-programma è disponibile la documentazione di seguito elencata, alla base della presente istruttoria: ̵ R1 rev.2 – RELAZIONE GENERALE ̵ R2 – SOSTENIBILITA’ E CONVENIENZA FINANZIARIA ̵ R3 – CONTRIBUTO STRAORDINARIO DI URBANIZZAZIONE ̵ R4 rev.1– ELENCO PREZZI OPERA PUBBLICA 1 ̵ R5 rev.1– COMPUTO METRICO OPERA PUBBLICA 1 ̵ R6 rev.1 – ELENCO PREZZI OPERA PUBBLICA 2 ̵ R7 rev.1– COMPUTO METRICO OPERA PUBBLICA 2 ̵ R8 – CALCOLO PARCHEGGI STANDARD E PERTINENZIALI ̵ R9 – CALCOLO PUNTEGGIO M1 NON ALIMENTARE ̵ R10 – CALCOLO PUNTEGGIO M2 ALIMENTARE E MISTO ̵ TAV. 1 – INQUADRAMENTO URBANISTICO ̵ TAV.2 – PLANIMETRIA STATO DI FATTO ̵ TAV.3 – PLANIMETRIA DI PROGETTO ̵ TAV.4 rev.2– CALCOLI URBANISTICI ̵ TAV.5 – LOTTI OPERE SU PRG ̵ TAV.6 – ESPROPRIO TERRENO ̵ TAV.7 – RENDER E FOTOINSERIMENTI ̵ TAV.8 – FOTOINSERIMENTO DA VIA LEONE XIII ̵ TAV.OP1-1 – PLANIMETRIA PROGETTO OPERA PUBBLICA 1 ̵ TAV.OP1-2 – SEZIONI STRADALI ̵ TAV.OP1-2bis – SEZIONI STRADALI CON ALBERATURE ̵ TAV.OP1-3 – PROFILO LONGITUDINALE ̵ TAV.OP1 – 4 IMPIANTI ̵ TAV.OP2-1 rev.1 – PLANIMETRIA PROGETTO OPERA PUBBLICA 2 ̵ TAV.OP2-2 – TENSOSTRUTTURA ̵ TAV.OP2-3 – ESSENZE VEGETALI ̵ TAV.OP2-4 – GIOCHI PARCO ̵ TAV.OP2-5 – STRADE SECONDARIE ̵ TAV.OP2-6 – IMPIANTI ̵ TAV.OPR-1 – PLANIMETRIA PROGETTO OPERA PRIVATA ̵ TAV.OPR-2 – PIANTE DI PROGETTO ̵ TAV.OPR-3 – PROSPETTI DI PROGETTO ̵ TAV.OPR-4 – SEZIONI DI PROGETTO ̵ TAV.OPR-5 – CABINA ENEL Con nota prot. n.219136 del 28.4.2025, questa sezione, in coda alle valutazioni di competenza, ha chiesto chiarimenti in ordine a: 1. interesse pubblico della proposta di AdP; 2. profilo urbanistico della proposta di AdP con riferimento alla tenuta del Piano rispetto alla sottrazione di “Aree di pertinenza attrezzature di progetto”; 3. attualità di previsioni esecutive pregresse; 4. adeguatezza della dotazione di parcheggi pubblici in considerazione del fabbisogno generato dalla struttura polifunzionale con capienza di 320 posti a sedere; 5. disciplina della superficie da destinare a “verde privato di uso pubblico”; 6. sottrazione di superficie destinata alla viabilità pubblica; 7. coerenza della proposta di insediamento di strutture commerciali in variante urbanistica, con il Documento Strategico del Commercio comunale, di cui alla LR n.24/2015 art.12; 8. verifiche di quanto dichiarato dal soggetto proponente, con speciale riferimento alla determinazione del CSU, degli standard urbanistici e dei parcheggi pertinenziali. Con pec del 24.6.2025 acquisita al prot. n.348337 del 25.6.2025, codesto Ufficio ha trasmesso le integrazioni richieste allegando ̵ Allegato A Parere di competenza Ufficio Tecnico LLPP comunale, prot. n.35592 del 1.10.2024; ̵ Allegato C Riscontro Settore 10 Sviluppo Economico e Innovazione comunale, prot. n.30181 del 14.8.2024; ̵ DCC n.20 del 22.4.2024 di Approvazione modifiche al documento strategico del commercio: regolamento commercio su aree pubbliche e regolamento medie strutture di vendita, con allegato documento strategico del commercio; ̵ Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana per il comune di Grottaglie; ̵ relazione istruttoria del Settore Urbanistica e Edilizia comunale, datato 23.10.2024; ̵ stralcio NTA zone omogenee di tipo “B”. Con pec del 4.7.2025 acquisita al prot. n.386357 del 9.7.2025, codesto Ufficio ha trasmesso ulteriori integrazioni allegando ̵ nota di chiarimenti del proponente e di trasmissione integrazioni ̵ TAV.4 rev.3– CALCOLI URBANISTICI ̵ R1 rev.3 – RELAZIONE GENERALE ̵ schema di convenzione. Tanto premesso, richiamata la precedente nota della Scrivente prot. n.219136 del 28.4.2025, da integrazioni e chiarimenti forniti emerge quanto segue. 1. Con riferimento all’interesse pubblico della proposta di AdP, dalla nota di chiarimenti del RUP si evince che lo stesso si riscontra nelle opere pubbliche 1 e 2, così come precedentemente descritte, infatti «Le opere pubbliche previste nella proposta di accordo di programma risultano fondamentali al processo di riqualificazione di una zona del territorio del Comune di Grottaglie in completo stato di abbandono e in coerenza con gli indirizzi del DPRU (8.2.2 Area – obiettivo Quartiere delle Ceramiche) che auspica una revisione della viabilità e un aumento della fruibilità pedonale nonché la riorganizzazione di spazi all’aperto. Con la realizzazione delle opere in progetto si avranno aree a verde fruibili dai cittadini come luoghi di ritrovo e con la presenza della strada prevista da PRG si ridurrà la pressione del traffico su via Leone XIII». L’interesse pubblico si riscontra altresì nella “creazione di nuovi posti di lavoro (in previsione come dichiarato dal proponente circa 100 unità)”. Ciò posto, è necessario che la convenzione tra Comune e soggetto proponente dia atto dell’impegno del proponente alla creazione dei posti di lavoro sopra citati. 2. Con riferimento al profilo urbanistico della proposta di AdP, il RUP riferisce: «Per quanto attiene la normativa della zona B, non si rileva la presenza dell’area oggetto di intervento nel computo dei mq delle aree destinate a standard, ne deriva che non vi è una sottrazione di standard alla zona B, così come si evince dalle immagini estratte dalle NTA del PRG che si allegano. […] La normativa della zona B individua gli standard esistenti e previsti e dall’estratto nell’immagine sopra si evince che non sono ricompresi in essi né tantomeno nelle zone F che nella tav sono indicate con altra grafica. Si può concludere che l’area in esame è tipizzata zona B e per quanto attiene la normativa di cui alla zonizzazione del PRG, l’area era già trasformabile/edificabile in quanto oggetto di previsione insediativa con relative attrezzature di pertinenza, ne deriva che queste attrezzature erano aggiuntive rispetto agli standard.»
3. Con riferimento alle previsioni di piani esecutivi pregressi, il RUP riferisce che: «In merito al PIRP di cui all’Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. n.267/2000 sottoscritto in data 01.07.2010 tra la Regione Puglia e il Comune di Grottaglie si precisa che il suddetto piano è caducato di diritto, ovvero ha ormai perso il suo effetto di imprimere all’area la destinazione urbanistica idonea a consentire la completa realizzazione degli interventi previsti dal PIRP del Comune di Grottaglie.» 4. Con riferimento all’adeguatezza della dotazione di parcheggi pubblici in considerazione del fabbisogno generato dalla struttura polifunzionale con capienza di 320 posti a sedere, il RUP nel Riscontro a richiesta chiarimenti del 22.6.2025 riferisce: «Per la struttura polifunzionale, che verrà interamente ceduta all’Amministrazione, saranno utilizzati i parcheggi calcolati nel progetto dell’opera pubblica 2 (n.83 posti auto) e quelli pertinenziali della parte commerciale (n.167) messi a disposizione negli orari serali di maggior utilizzo per gli eventi cui tale struttura è prevalentemente destinata». Successivamente, con la nota di trasmissione delle integrazioni prodotte dal proponente, datata 4.7.2025, il RUP precisa: «per la struttura polifunzionale viene considerata la quota parte di parcheggi derivante da un ricalcolo effettuato ai sensi dell’art.5 comma 2 del DM 1444/68 per il quale i parcheggi possono essere ridotti della metà per le zone B. Questo determina un eccesso di parcheggi pubblici rispetto a quelli calcolati nella precedente revisione pari a 958,86 mq ovvero a circa 77 posti-auto.» Ciò posto, atteso che il fabbisogno di parcheggi pubblici generato dalla struttura polifunzionale è aggiuntivo rispetto al fabbisogno generato dalle strutture commerciali (83 posti-auto pubblici + 167 posti auto privati), si osserva che la riduzione dello standard al 50%, di cui al DM 1444/68 art.5.2, troverebbe applicazione “in presenza di adeguate attrezzature integrative” nel caso di un insediamento in conformità alle previsioni urbanistiche della zona B. Nella fattispecie, la destinazione commerciale esula da tali previsioni. Inoltre, ad abundantiam, non c’è menzione delle “adeguate attrezzature integrative” previste dal decreto per giustificare tale riduzione. Ciò posto, il rilievo non può intendersi superato. 5. Con riferimento allo standard “verde privato di uso pubblico”, il RUP riferisce «saranno realizzati tracciati pedonali sterrati con la piantumazione di specie arboree per la creazione di zone d’ombra. Tali aree saranno dotate di opere tecnologiche per garantire l’irrigazione e l’illuminazione, che il privato curerà senza antropizzazione delle stesse». A tal proposito, si prende atto e si condivide la prescrizione n.4 del Parere tecnico del Servizio Osservatorio e Pianificazione Paesaggistica regionale, prot. n.383792 del 8.7.2025, secondo cui «Deve essere inserita fra gli obblighi a carico del proponente, nell’opera pubblica n. 2, l’area destinata a verde privato di uso pubblico, da attrezzare ad orti urbani con la ricostruzione della pagghiara da cedere al Comune alla stregua delle altre opere pubbliche attesa la completa riqualificazione dell’area d’intervento al fine di conseguire la compatibilità paesaggistica». 6. Con riferimento alla sottrazione di superficie destinata alla viabilità pubblica, il RUP riferisce: «La viabilità di progetto prevista a servizio delle due maglie Br esistenti è inefficace ai fini della risoluzione del congestionamento veicolare, la sua realizzazione risulterebbe altresì tecnicamente ed economicamente sconveniente per le forti pendenze dovute ai dislivelli presenti. Ne consegue che tale area avrà destinazione verde privato ad uso pubblico». 7. Con riferimento alla coerenza della proposta di insediamento di strutture commerciali in variante urbanistica, con il Documento Strategico del Commercio comunale, di cui alla LR n.24/2015 art.12, il RUP riferisce: «Si precisa infine che per il Comune di Grottaglie non vi è una mappatura per gli insediamenti commer ciali che disciplini o individui delle aree idonee, ne deriva che la loro realizzazione non soggiace a speci fiche prescrizioni dal punto di vista urbanistico». 8. Infine, con riferimento a quanto dichiarato dal proponente in ordine alla determinazione del CSU, il RUP attesta: «il calcolo degli oneri è stato correttamente eseguito secondo i vigenti valori rispettivamente del costo di costruzione, urbanizzazione primaria e urbanizzazione secondaria. Si condivide inoltre il calcolo del contributo straordinario di urbanizzazione (CSU), così come riportato nella relazione allegata». Alla luce di quanto innanzi, preso atto dei chiarimenti prodotti da codesta amministrazione comunale, si rappresenta che, per procedere alla predisposizione dello schema di accordo di programma da sottoporre all’approvazione degli organi regionali, occorre che la proposta venga integrata in ordine ai seguenti aspetti: § § § § § la convenzione tra Comune di Grottaglie e soggetto proponente (Convenzione) deve dare atto dell’impegno alla creazione dei circa 100 nuovi posti di lavoro; la proposta progettuale deve prevedere ulteriori parcheggi pubblici nella misura ritenuta adeguata a soddisfare il fabbisogno prodotto dalla struttura polifunzionale con 320 posti a sedere; lo standard “verde privato a uso pubblico” deve essere adeguato alla prescrizione n.4 del citato Parere tecnico del Servizio Osservatorio e Pianificazione Paesaggistica regionale; la Convenzione deve esplicitare l’obbligo per il soggetto proponente di completare la realizzazione delle opere pubbliche prima del rilascio del certificato di agibilità delle opere private; la Convenzione deve essere aggiornata agli esiti della conferenza di servizi. Inoltre è necessario che tutta la documentazione agli atti della conferenza di servizi, compresi gli atti integrativi e gli elaborati aggiornati, venga resa disponibile e accessibile tramite link.
Funzionario istruttore arch. Monica Camisa (firmato digitalmente) Responsabile del Procedimento arch. Pierluca Lestingi (firmato digitalmente) Dirigente Sezione Urbanistica ing. Giuseppe Angelini (firmato digitalmente).
ARPA PUGLIA
Oggetto: Indizione conferenza dei servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis della Legge n. 241/90. Progetto per la realizzazione di strutture commerciali, food e opere pubbliche a cedersi, in variante urbanistica, sito nel comune di Grottaglie in via LEONE XIII – Proposta per l’ACCORDO DI PROGRAMMA. Comunicazione ARPA Puglia. Rif. Nota prot. Comune di Grottaglie n. 14888 del 14.04.25 acquisita al prot. ARPA Puglia n. 22499 del 14.04.25 Con la nota sopra identificata il Comune di Grottaglie ha indetto la Conferenza di Servizi Decisoria ex art. 14 bis della Legge n. 241/1990, in forma semplificata ed in modalità asincrona, per l’Accordo di 1 Programma relativo al progetto in oggetto, richiedendo il parere degli enti coinvolti. Con successiva PEC del 15.04.25 acquisita al prot. ARPA Puglia n. 22781 del 15.04.25, il Comune di Grottaglie ha comunicato la rettifica del link relativo alla documentazione dell’Accordo di Programma 2 proposto, oggetto della Conferenza di Servizi. Si richiama preliminarmente che la Regione Puglia, con nota prot. Regione Puglia n. 45412 del 20.03.25 acquisita al prot. ARPA Puglia n. 17072 del 20.03.25, in qualità di Autorità Competente, ha richiesto il parere di ARPA Puglia nell’ambito del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ex art. 8 della L.R. n. 44/12 inerente lo stesso progetto in esame, proposto dalla società SHUTTLE PARKING SRLS S.r.l.. Con nota prot. ARPA Puglia n. 24219 del 23.04.25 è stato trasmesso il parere di competenza nell’ambito del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (identificato con codice VAS_2280_VER). Dalla consultazione degli atti pubblicati sul Portale Ambientale regionale risulta che la Regione Puglia 3 con D.D. n. 229 del 27.05.25 ha determinato di rilasciare il provvedimento di verifica con prescrizioni, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 44/12, non assoggettando il Progetto alla disciplina di cui all’art. 9 della L.R. n. 44/12.
Nella succitata Determinazione è riportato che “al fine di evitare o prevenire gli effetti significativi e negativi sull’ambiente, tenuto conto anche delle osservazioni dei soggetti competenti in materia ambientale, si raccomanda quanto segue: b) Aggiornare e integrare la documentazione di progetto e il RPV, dando evidenza del recepimento delle osservazioni formulate dai SCMA […] h) Aggiornare e adeguare l’analisi degli impatti ambientali, come di seguito indicato: […] Tali misure dovranno fare parte integrante della documentazione progettuale di piano, che dovrà essere, dunque, opportunamente integrata, anche attraverso l’utilizzo di elaborati grafico-progettuali di dettaglio” Esaminata la documentazione progettuale pubblicata al link indicato nella nota in oggetto richiamata si evidenzia che non risultano presenti nuovi elementi tecnici di valutazione e pertanto si conferma il parere già fornito nell’ambito nell’ambito del procedimento VAS_2280_VER trasmesso con nota prot. ARPA Puglia n. 24219 del 23.04.25. Si rimette all’Autorità Competente per il prosieguo.
Il Dirigente U.O.S. PAI Ing. Mario Manna FP Il Direttore del Dipartimento e del Servizio Territoriale Dott. Vittorio Esposito
REGIONE PUGLIA
DIPARTIMENTO BILANCIO, AFFARI GENERALI E INFRASTRUTTURE-SEZIONE OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTUTRE.
OGGETTO: Indizione conferenza dei servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis della Legge n. 241/90 e ss.mm.ii. Progetto per la realizzazione di strutture commerciali, food e opere pubbliche a cedersi, in variante urbanistica, sito nel U Protocollo N.0131286/2025 del 12/03/2025 COPIA CONFORME ALL’ORIGINALE DIGITALE REGIONE PUGLIA AOO_RP – Class: 12.10 Firmatario: Rosanna Patruno, Francesco Zuffo comune di Grottaglie in via LEONE XIII_ Proposta per l’ACCORDO DI PROGRAMMA ai sensi dell’art. 6 della L.R. n° 11/2004. Parere ex art. 89 del D.P.R. 380/2001 e ss.mm.ii..
In riferimento alla vostra nota protocollo numero 9488/2025 del 06/03/2025, acquisita agli atti di questa Sezione in data 10/03/2025 con protocollo numero 621919, circa l’ottenimento del parere di compatibilità geomorfologica ai sensi dell’art. 89 del D.P.R. n.380/01e ss.mm.ii. sulla variante al vigente strumento urbanistico propedeutica alla realizzazione dell’intevento in oggetto: – considerato che l’area in questione, secondo le NTC 2018, è caratterizzata da un’accelerazione orizzontale massima attesa (ag), con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni, compresa tra 0,050 e 0,075;
– visti gli elaborati resi disponibili ed in particolare: · l’elaborato “Relazione generale” nel quale si riporta che: o l’area oggetto di intervento consiste in un terreno in agro di Grottaglie, alla località Padula della Foggia, compreso tra la periferia sud-ovest del centro abitato e la linea ferroviaria Taranto Brindisi ed è raggiungibile dalla Via Leone XII, nelle immediate vicinanze del centro storico di Grottaglie e del “Quartiere delle ceramiche”; o La proposta di intervento interessa un’area di 42.088,88 mq e prevede la demolizione dei fabbricati esistenti che insistono su tale terreno e la realizzazione di strutture commerciali e food e di opere pubbliche da cedersi in variante urbanistica in un’area disciplinata dal PRG come “zone omogenee di tipo B”; o tra le opere in progetto figura un impianto di raccolta trattamento e riuso delle acque meteoriche; · l’elaborato “Relazione di compatibilità geologica, geomorfologica, idrologica e caratterizzazione tecnico sismica con report delle indagini geognostiche”, a firma del Dott. Geol. Gianfranco MORO, iscritto all’Ordine Regionale dei Geologi della Puglia al n. 566, nel quale si riporta che: o L’area oggetto è inserita in un’area densamente antropizzata caratterizzata da una tenue degradazione originata da fenomeni orogenetici che hanno dato vita a strutture plicative del tipo horst e graben originatesi in condizioni distensive…omissis… Da rilevamento effettuato si evince che si tratta di un’area completamente urbanizzata, caratterizzata da una tenue degradazione verso ovest, sud-ovest. o Relativamente all’aspetto stratigrafico i sondaggi geognostici diretti (carotaggi) hanno permesso di rilevare la successione stratigrafica nelle aree che sarebbero oggetto di realizzazione di manufatti consistente in: termini riportati, posti su depositi a composizione sabbiosa arenacea passante a livelli centimetrici calcarenitici, con ivelli a grado di cementazione variabile, ad aspetto grossolano nel complesso con inclusioni di elementi conglomeratici anche centimetrici; si presentano a colorazione variabile dal bianco all’avano per i termini sabbiosi meno cementati, al giallastro per i livelli calcarenitici vacuolari compatti; tali livelli centimetrici di calcarenite vacuolare compatta hanno richiesto maggiore tempo di perforazione; posti su depositi sabbioso limosi passanti gradatamente a termini limoso sabbiosi di colore giallo-verdastro con grado di compattezza via via crescente. Consistenti. o L’area di diretto interesse, allo stato della presente valutazione di compatibilità geologica, è caratterizzata dall’assenza di dissesti e/o fenomeni di instabilità gravitativa, attivi o quiescenti. o Si può ragionevolmente escludere che nella zona si rincontrino falde idriche superficiali permanenti a profondità tali da interferire con l’opera in progetto, ma non si esclude circolazione idrica effimera, nei termini permeabili superficiali, riscontrabile in condizioni di particolari ed insistenti periodi di precipitazione; o dalle indagini sismiche in situ, svolte con le metodologia MASW, è stato possibile classificare, tabella 3.2.II del D.M. 17 gennaio 2018, il sottosuolo delle aree investigate come riferibile alle categoria B e C. – vista la carta delle aree soggette a rischio idrogeologico del Piano di Bacino Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino della Puglia (PAI) da cui si rileva che le aree in questione non ricadono tra quelle perimetrate a rischio idraulico e/o geomorfologico; – vista la carta Idrogeomorfologica della Puglia dalla quale si rileva che le aree in questione non sono interessate da elementi del sistema idrogeomorfologico a scala locale – viste le mappe del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) dalle quali emerge che le aree in questione non ricadono tra quelle a pericolosità idraulica; – visto che le aree in questione non risultano sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 30 dicembre 1923, n. 3267; – constatato il versamento degli oneri istruttori come previsti dall’articolo 33 comma 7-bis della L.R. n.10/2009 e calcolati ai sensi della deliberazione di Giunta Regionale 26 gennaio 2011 n. 88; si esprime parere FAVOREVOLE ai sensi dell’art.89 del D.P.R. n.380/2001 e ss.mm.ii, esclusivamente in ordine alla compatibilità delle previsioni dell’intervento proposto con le condizioni geomorfologiche dell’area interessata e a quanto riportato nella caratterizzazione geologica contenuta nella relazione del professionista incaricato, con le seguenti prescrizioni: o che in fase di progettazione esecutiva, o comunque prima della cantierizzazione di qualsivoglia edificio vengano eseguite opportune e puntuali indagini geognostiche in situ ed in laboratorio (conformi alle norme di settore e a quelle sulle costruzioni vigenti), al fine di verificare le condizioni geologico-tecniche dei terreni fondazionali e prevederne eventuali bonifiche, escludere fenomeni di amplificazione sismica locale, scongiurare eventuali cedimenti assoluti e differenziali nonché la presenza di isolati fenomeni di dissesto superficiale e/o profondo; o che vengano previsti, a valle di indagini geognostiche che accertino la presenza di eventuali falde superficiali, sistemi di controllo e regimazione dei flussi idrici che possano interessare i piani fondazionali; o che qualunque modifica e/o variante al progetto in questione venga prontamente sottoposta a questa Sezione per un’approfondita valutazione circa la necessità di rivedere il presente parere. Il presente parere si riferisce unicamente agli elaborati progettuali pervenuti a questa Sezione con le note su richiamate che, di fatto, ne costituiscono parte integrante. Sono fatti salvi eventuali diritti di terzi nonché l’acquisizione di tutte le ulteriori autorizzazioni e /o assensi, qualora necessari, rinvenienti dalle vigenti disposizioni legislative in materia.
Istruttore Arch. Rosanna Patruno (firmato digitalmente) www.regione.puglia.it SEZIONE OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTURE Via Gentile, 52 – Palazzina Polifunzionale – 70126 (BA) Funzionario E.Q. Geol. Francesco Zuffo (firmato digitalmente)