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L’APPELLO DI ANTONAZZO AI POLITICI  “ IN PUGLIA, INFATTI, GLI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE NON BENEFICIANO DI ALCUN ESONERO DAL PAGAMENTO DEL TICKET SANITARIO, NEMMENO IN CASO DI LESIONI O TRAUMI SUBITI DURANTE L’ATTIVITÀ DI SERVIZIO. UNA MANCANZA CHE IL SINDACATO CHIEDE DI SUPERARE AL PIÙ PRESTO”.

La tragica morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie ha profondamente scosso l’intero Paese, portando al centro dell’attenzione il sacrificio quotidiano delle Forze dell’Ordine. In un clima di dolore, sono arrivate numerose manifestazioni di solidarietà da parte di istituzioni, cittadini, colleghi e politici.

Dietro questa drammatica vicenda, aggravata dall’atto dovuto nei confronti di due agenti della sezione investigativa di Grottaglie, emerge ancora una volta il peso delle responsabilità di chi ogni giorno lavora per garantire sicurezza, spesso rischiando la vita. Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (S.I.A.P.), con il segretario nazionale Giuseppe Tiani, si è subito schierato a difesa dei colleghi coinvolti, ribadendo il suo impegno a tutela degli operatori delle forze dell’ordine.

Tiani ha sottolineato che “la vera solidarietà si manifesta nei momenti difficili, quando il sostegno morale e istituzionale è fondamentale per chi serve lo Stato con disciplina e onore”.

L’episodio ha anche riacceso il dibattito sulle tutele per gli agenti feriti o traumatizzati durante il servizio. Pasquale Antonazzo, Segretario Generale Provinciale del S.I.A.P., ha lanciato un appello ai politici locali, evidenziando una grave disparità: in Puglia, infatti, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine non beneficiano di alcun esonero dal pagamento del ticket sanitario, nemmeno in caso di lesioni o traumi subiti durante l’attività di servizio. Una mancanza che il sindacato chiede di superare al più presto.

In questo momento di vicinanza e solidarietà verso la famiglia del brigadiere Legrottaglie e tutti i servitori dello Stato, il S.I.A.P. auspica che questa attenzione si traduca in azioni concrete, leggi più giuste e tutele reali per chi ogni giorno difende il bene comune. “È necessario un patto di rispetto e riconoscimento duraturo – conclude il sindacato – affinché il sacrificio di chi indossa una divisa non resti mai invisibile.”

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