
ARCHITETTO FANIGLIULO-2022 ” L’EDIFICIO DI VIA DON MINZONI E’ UNA PREGEVOLE OPERA DELL’ARCHITETTURA RAZIONALISTA”.
Nell’aprile del 2022 inieme all’architetto Antonio Fanigliulo , riuscimmo ad evitare la demolizione della “stoica” sede scolastica di via Don Minzoni, oggi sede della dirgenza dell’istituto cpmprensivo F.G. Pignatelli, il sindaco D’Alò e la sua giunta il 29 maggio sono tornati sui propri passi, ed hanno rinunciato alla demolizione.
Con delibera n.126 del 29 maggio 2025 , la giunta municipale ha deliberato “INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA E ADEGUAMENTO NORMATIVO DELL’EDIFICIO SEDE DELLA SCUOLA PRIMARIA SANT’ELIA UBICATA IN VIA DON MINZONI – APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO DI FATTIBILITÀ DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI (DOCFAP), EX ART. 2, CO. 5, DELL’ALLEGATO I.7 DEL D.LGS N. 36/2023 E SS.MM.II.”.
La giunta in premessa ricorda che “che con nota acquisita al protocollo comunale al n. 3783 del 25.01.2024, la Regione Puglia ha trasmesso la Determina Dirigenziale della Sezione Programmazione Unitaria n. 252 del 12.12.2023 di ammissione a finanziamento per la spesa della progettazione di fattibilità tecnica ed economica
dell’intervento di “Demolizione e ricostruzione in situ dell’edificio sede della Scuola primaria “Sant’Elia” ubicato in via Don Minzoni”, già candidato al finanziamento nell’ambito del PNRR ma non ammesso, il cui quadro economico è stato valutato in € 6.300.000,00;…..che il DOCFAP redatto dalla società Techin srl, relativo all’intervento di “Messa in sicurezza e adeguamento normativo dell’edificio sede della scuola primaria Sant’Elia ubicata in via Don Minzoni”,
sviluppa tre alternative progettuali;
ipotesi progettuale n. 0: nessun intervento;
ipotesi progettuale n. 1: demolizione e ricostruzione, stima dei costi € 12.719.973,70;
ipotesi progettuale n. 2: adeguamento sismico e recupero, stima dei costi € 9.226.215,56;
che si distinguono per:
tipologia di intervento (demolizione e ricostruzione vs ristrutturazione);
costo di realizzazione dell’opera (con una differenza pari al 28,49% tra l’impotesi n. 2 e quella n. 1);
che la soluzione n. 2 viene ritenuta la più meritevole di sviluppo, in quanto prevede:
una convenienza economica garantendo costi contenuti e gestibili, anche nell’ottica di maggiori
opportunità di finanziamento attualmente disponibili;
una semplificazione procedurale nell’acquisizione dei pareri, in considerazione che l’immobile è
esistente;“
DUNQUE NIENTE DEMOLIZIONE.VI RIPROPONIAMO LA NOTA PUBBLICATA NEL 2022 DELL’ARCHITETTO ANTONIO FANIGLIULO.

Il decano degli architetti di Puglia, Antonio Fanigliulo “La scuola “Sant’Elia”, non può essere demolita! fermiamo il folle gesto e l’inutile assurda violenza sulla pregevole opera di Architettura Razionalista”
Nella città d’Arte di Grottaglie, conosciuta per le sue pregevoli ceramiche e per il rilevante patrimonio artistico e culturale, custode di due musei dedicate all’arte figulina, luogo di nascita della conosciuta “scuola grottagliese” di cui esponenti più importanti sono stati, Gennaro Lupo, Annibale Arces , Ciro Fanigliulo, Ciro Francesco D’Amicis, e diverse opere d’architettura di rilevante interesse, potrebbe, a breve, essere protagonista della “eliminazione”, previa demolizione di un’architettura Razionalista di fine anni ‘ 50. L’amministrazione comunale, guidata da Ciro D’Alò e da una maggioranza con un “corpo ma senz’ anima” di cui si è fatta porta bandiera nel recente passato, della Rigenerazione urbana della città ( alquanto “annaquata!!!), si candida ad ottenere un finanziamento di un milione e mezzo di euro, per la demolizione e ricostruzione della scuola elementare di via Don Minzoni, meglio conosciuta come scuola elementare “ Sant’Elia.
In città, si sviluppato un dibattito sull’opportunità o meno di procedere alla demolizione, a dare “fuoco alle polveri”, il decano degli architetti di Puglia, il grottagliese Antonio Fanigliulo; l’autorevole professionista, che ha svolto attività di progettazione e realizzazione architettoniche ed urbanistiche in provincia di Taranto e non solo, ospitato più volte con le proprie realizzazioni su riviste nazionali dedicate all’architettura ed all’urbanistica. Fanigliulo ha “impugnato” carta e penna ed ha inviato una nota, in merito alla demolizione della scuola annunciata dall’amministrazione comunale, e di cui scriveremo di seguito, inviandola al Sindaco Ciro D’ALO’, al Presidente del Consiglio Comunale Aurelio Marangella, al Segretario Generale-Cristina Venuto, al dirigente settori affari generali-Avv. Giuseppina Cinieri. al Dirigente Settore Istruzione e Cultura-Daniela De Vincentis, all’ Assessore Urbanistica e LL. PP. Arch. Giovanni Blasi, all’ assessore all’istruzione e alla cultura Antonio Vinci, al Presidente seconda commissione consiliare Alessandra Lacava, al funzionario lavori pubblici-Geom. Davide Caputo, alla Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio di Taranto. al funzionario di zona responsabile dell’alta sorveglianza-Arch. Simonetta Previtero ed ai consiglieri comunali Francesco Donatelli, Ciro Gianfreda, Maria Santoro, Alfredo Traversa, Ottavio Orlando, Ciro Petrarulo, Vincenzo Lenti e all’Ordine Architetti PPC Taranto PRESIDENTE del Consiglio dell’Ordine Arch. Paolo BRUNI.

Abbiamo voluto incontrare l’architetto Fanigliulo, per conoscere nel dettaglio le motivazioni che portato ad inviare la sua segnalazione per “stoppare” la “distruzione dell’opera d’Architettura Razionalista.
Architetto, dunque, salvare e valorizzare la scuola Sant’ELIA – Architettura di scuola Razionalista, che dovrebbe essere demolita e ricostruita con i PNRR?
“E si, la destabilizzante quanto inquietante notizia, diffusa dagli organi di informazione, mi ha indotto ad esercitare una ulteriore riflessione al fine di scongiurare ed indurre a far recedere dalla insana decisione della DEMOLIZIONE della SCUOLA Sant’Elia, in quanto significativa Opera di Architettura Razionalista e memoria della stratificazione storica delle trasformazioni urbane della città di Grottaglie, oltre che della memoria civile.
Con un enfatico comunicato rilasciato agli organi di informazione il 7 marzo 2022 l’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Grottaglie, arch. Giovanni BLASI, sembra persino con orgoglio, annunciava: «la scuola Sant’Elia sarà demolita e ricostruita con i PNRR». Notizia, per me, sconvolgente, allucinante, vergognosa, inquietante! Mi ha stupito molto, e più ancora mi ha ferito nella sensibilità culturale della disciplina che professo ed esercito da tutta la mia vita, che a comunicare tale scioccante, brutale, profanatrice idea della demolizione fosse proprio un laureato in architettura !!!
Una bocciatura senz’appello?
“E si, leggerla mi ha fatto rimanere incredulo e senza cognizione. Mi ha creato un vuoto nella mente che mi ha accompagnato per alcuni giorni. Tanto da costringermi a riprendere i miei vecchi libri di “Storia dell’Architettura” [che consiglio vivamente agli addetti alle decisioni di leggere e informarsi , magari guardando soltanto le figure, già eloquenti anche per i più sprovveduti e non competenti di architettura] e ri-leggere le avanguardie italiane (e internazionali), almeno quelle del periodo storico 1930 – 1960, ovvero del glorioso “Movimento Razionalista Italiano”, e segnatamente della ARCHITETTURA RAZIONALISTA IN ITALIA. Forse, il caro assessore, potrebbe scoprire che la Scuola Sant’Elia è una significativa, interessante e pregevole opera di Architettura di scuola Razionalista di cui Grottaglie può vantare e persino andare fiera. Basta saperla riconoscere e valorizzare! “
Cosa si potrebbe realizzare secondo lei?
“A primo impatto, al semplice uomo della strada, la prima cosa più sensata che verrebbe in mente, forse sarebbe: con la ingente spesa necessaria per la sola demolizione può benissimo RISTRUTTURARLA e valorizzarla! Invece, qualora la ritenesse “a-funzionale” può benissimo riconvertirne l’USO, e COSTRUIRNE UNA NUOVA sulle aree appositamente destinate a tale scopo dagli Standard Urbanistici (D.M. 1444/1968) di cui la stessa Amministrazione dovrebbe essere ampiamente dotata. Fermiamo il folle gesto e l’inutile assurda violenza! NON PUÒ ESSERE DEMOLITA! Va VALORIZZATA nel suo “eccezionale” contesto ambientale e paesaggistico urbano! FERMIAMO IL FOLLE GESTO e L’INUTILE ASSURDA VIOLENZA.

Con il denaro pubblico che l’assessore Blasi deve spendere per demolire la scuola Sant’Elia, conferire i materiali a discarica e coprire il disagio scolastico, non farebbe prima a individuare e acquisire una nuova area e costruirne una nuova? Magari da realizzare su un’area degli STANDARD URBANISTICI di cui Grottaglie dovrebbe disporre in gran quantità. Così ne avremmo due di scuole, invece che una sola, e pure a metà prezzo!”
Architetto potrebbe presentarci la storia della realizzazione architettonica della scuola?
“Si, l’edificio è stato realizzato agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso, raccoglie e riporta la eredità 3 della Scuola del Movimento Razionalista che in Italia – a partire dal famoso Gruppo 7 (1926), il M.I.A.R.(1928) e il Manifesto del Razionalismo Italiano – ha visto protagonisti Architetti (Eroi) del calibro di Giuseppe Terragni (che a Como costruì la “casa del fascio” 4 1932-36 considerata l’edificio manifesto del razionalismo italiano e, da Bruno Zevi, definita il “capolavoro del razionalismo italiano”), Luigi Figini e Gino Pollini, Sebastiano Larco Silva, Carlo Enrico Rava, Adalberto Libera (autore del Palazzo dei congressi a Roma e della celebre villa di Curzio Malaparte 1938-40 sulla scogliera di Capri), cui si aggiunsero Ignazio Gardella (casa delle zattere a Venezia), Giuseppe Pagano e Giovanni MICHELUCCI (professore all’Università di Firenze e mio Maestro nella professione di architetto, che realizzò la Stazione di S. M. Novella a Firenze e la famosissima Chiesa dell’Autostrada a Campi Bisenzio), Giò Ponti, Mario Ridolfi, Luigi Moretti, Giuseppe Cattaneo, Carlo Daneri a Genova e Giuseppe Vaccaro a Bologna, Vincenzo Pilotti, Angiolo Mazzoni, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Enea Manfredini, ecc. ecc. ecc. … per citarne solo alcuni fra i più noti. E tralasciando di risalire al Movimento Internazionale sviluppatosi almeno 10 anni prima che in Italia, e che vedeva protagonisti il finlandese Alvar Aalto, la Scuola del BAUHAUS con Walter Gropius e Ludwig Mies van der Rohe, Le Corbusier e persino l’Organico statunitense FranK Lloyd Wright, come maestri del Movimento Moderno.”
Nell’ edifico in “demolizione” si possono rilevare linee guida di questi Maestri dell’Architettura Razionalista?

Infatti, la scuola Sant’Elia va ricondotta e letta negli insegnamenti di questi maestri! E’ sufficiente leggere l’impianto architettonico generale, anche delle sole coperture (vedi foto allegate), per rendersi conto del Razionalismo e la Organicità che domina tutta la composizione architettonica nello spazio che la circonda. Il contenuto rigore geometrico e le “proporzioni auree” delle
superfici (viste dall’alto), l’armonia della distribuzione e sovrapposizione dei piani, il misurato rapporto dei pieni sui vuoti, l’eleganza formale delle linee rette ma non rigide, la simmetria dei plessi resa leggera dallo spostamento asimmetrico dei due corpi di fabbrica indipendenti ma uniti da un esile portico.
Dunque, Lei architetto ha subito uno “scossone” alle sue corde della sensibilità della progettazione architettonica ed artistica?
“Come può un architetto non essere sensibile a tanta armonia, eleganza e leggerezza di forme, di superfici, di volumi, non emozionarsi all’umanesimo dell’estetica e non cogliere la capacità che il progettista ha avuto nel sapere intercettare le funzioni educative che al suo interno dovevano svolgersi e nel dargli uno spazio organico, misurato e razionale. La Città di Grottaglie, intercettando le avanguardie professionali dell’epoca, coerentemente con le “scuole di pensiero” prevalenti, realizzava pregevoli quanto interessanti interventi di Architettura Razionalista come la Scuola Sant’ELIA, ma anche la Scuola Don Luigi Sturzo, la Oberdan, i due edifici delle Poste e dei Telegrafi in via XXIV maggio, il Monumento ai Caduti, lo stesso Ospedale S. Marco progettato dal celebre architetto Pasquale Carbonara, persino un piano urbanistico (P. di F.) affidato all’arch. Santuccio di Roma e molto altro nel segno dell’innovazione, della cultura e del progresso. Tutti avvenimenti che segnano e documentano la cultura e i progressi, ma anche i sacrifici, il lavoro, e l’impegno politico-amministrativo profuso dai nostri padri per la crescita socio economica della Città dell’uva e delle ceramiche. “

Quali sono le motivazioni e le carenze che hanno determinato questa decisione?
“Oggi, esiste innegabile assenza di cultura, conoscenza e pura insipienza professionale della materia, talvolta proprio degli organi dirigenziali e istituzionali comunali, sempre più spesso dobbiamo assistere al vile disconoscimento o rimozione dei valori artistico-culturali e storici che, nel bene o nel male, contribuiscono a determinare e far riconoscere le stratificazioni storiche dell’urbanistica nella crescita della Città di Grottaglie. Come sottacere che la scuola Don Luigi Sturzo, altra interessante e significativa opera di Architettura di scuola Razionalista, è stata vergognosamente violentata, sfregiata, ridicolizzata e imbruttita ricoprendola di un colore “verde … impossibile” per la natura stilistica e la semplicità del rigore geometrico della composizione architettonica e il pensiero e la cultura razionalista stessa, anziché il “bianco”, colore simbolo dell’architettura razionalista. Solo i non competenti possono non sapere che in una “OPERA” IL “COLORE” FA PARTE DEL LINGUAGGIO ARCHITETTONICO. E’ parte importante quanto ogni altro componente edilizio, per l’identità stessa del pensiero che l’ha generata e determinata. E non può essere rozzamente deciso da chi non abbia alcuna sensibilità, cultura, consapevolezza e formazione artistica mirata alla BELLEZZA. La materia, il colore, la finitura sono elementi fondanti e caratterizzanti l’Opera di Architettura. E non possono essere assolutamente sottovalutati o ignorati!
Quale il suo invito a chi gestisce la pubblica amministrazione e non solo ?
Insomma, non si può assolutamente restare indifferenti agli inquietanti scempi, alle violenze, per me proprio insopportabili, talvolta persino a veri crimini, che sempre più frequentemente si vanno perpetrando su opere pubbliche significative della nostra ARCHITETTURA CONTEMPORANEA, ormai storicizzata e determinanti per la BELLEZZA dei paesaggi e degli ambientalismi urbani. In più aggravati dal consenso di dirigenti, funzionari, persino organi istituzionali, di dubbia cultura e competenza, che celandosi sotto la cappa del potere pubblico, non avvertono neanche la necessità o il pudore, se non proprio il dovere, di attivare la partecipazione e il consenso collettivo.

Ma nello specifico cosa “contesta” all’amministrazione comunale ?
A nulla può rilevare il fatto che si tratta di opere non vincolate dalla soprintendenza! Non si può sottacere lo stato di disattenzione riservata dagli uffici competenti del Comune di Grottaglie ad un’opera di così rilevante valore architettonico, come la scuola Sant’Elia, relegandola ad interventi suppletivi incongruenti, impropri e irrispettosi. Manutenzioni ordinarie e straordinarie sciatte e persino offensive, finendo per denigrare e umiliare la stessa opera, tanto da arrivare a chiederne la demolizione. Dagli spazi esterni lasciati al “non uso”, all’incuria del cemento brullo, alle grate invasive delle finestre, agli inutili cancelli estensibili, alle colorazioni improprie delle facciate, alla mancanza di cura generale e confinato all’isolamento urbano. Quando invece, come ho innanzi detto, la Scuola Sant’Elia è una significativa e pregevole opera di Architettura Razionalista di cui Grottaglie può godere e andarne fiera. Perciò non può essere e non deve essere assolutamente demolita. Al contrario va VALORIZZATA nel suo specialissimo contesto morfologico, ambientale e paesaggistico di cui può disporre e vantare. Magari va rivisitata con le cure e i metodi dei nuovi interventi, anche innovativi, ma congruenti e rispettosi della Opera d’Arte. Inoltre, si dà il singolare caso, e occasione, che la scuola insiste e può godere di una particolarissima, direi unica, conformazione morfologica che è data proprio dalla gravina di tutta l’area circoscritta tra le vie Ennio e sen. Gaspare Pignatelli. Ovvero tutto il Comparto “C8”. Inoltre essa è adiacente al Centro Storico e per alcuni aspetti, funzionali e paesaggistici, proprio il suo naturale completamento fino a raggiungere il contesto della Chiesa dei Paolotti! Credo che l’area su cui insiste la Scuola Sant’Elia, se opportunamente conosciuta, studiata e valutata, appare foriera di significativi e interessanti opportunità e risorse. Quindi è più che doveroso integrare l’architettura Organico-Razionalista della stessa infrastruttura e le sue funzioni (non solo educative) con il valore paesaggistico dell’area che la contiene e maggiormente la qualifica. Una vera risorsa, circostanza e occasione che l’amministrazione comunale deve assolutamente saper cogliere e non lasciarsi sfuggire o rigettare per l’indifferenza, l’incapacità o le distrazioni di taluni. Una interessante sfida di progettazione urbana e prova di capacità creativa che l’amministrazione deve saper correre e dare alla Città di Grottaglie!

Un concorso di progettazione, cosa ne pensa?
“Magari, sarebbe opportuno indire un concorso di progettazione, per acquisire idee e proposte per il migliore utilizzo della Opera di Architettura
Razionalista e la valorizzazione dell’area circostante con la sua gravina. Facciamo tutto il possibile per fermare il folle gesto della demolizione della scuola Sant’Elia peraltro totalmente inutile e solo violenza alla cultura architettonica”
Architetto in cosa consiste l’identità funzionale dell’impianto urbano?
Per riaffermare e avvalorare quanto innanzi argomentato, una considerazione va necessariamente fatta, almeno per comprendere le cause della “obsolescenza”(?) della opera architettonica, ovvero, l’opportunità e la convenienza di mantenere la “funzione scolastica” all’interno di un contenitore che non sembra più intercettare le ragioni strategiche dei modelli urbani avanzati, cui anche la Città di Grottaglie deve giustamente tendere. In tale ottica, appare evidente l’incompatibilità, se non proprio la insostenibilità, di una tale Opera Infrastrutturale scollegata da un Piano Organico Integrato dei Servizi Urbani Tematici, cui oggi sempre più si tende. Nello specifico i “Campus Scolastici integrati”. Quindi – verosimilmente per gli intervenuti cambiamenti socio-culturali e politico economici degli ultimi decenni – per la scuola Sant’Elia il problema che si pone sarebbe di “FUNZIONE” attribuitagli e svolta, che verrebbe meno, ma non di “VETUSTA” fisica o distributiva del
complesso architettonico esistente che, tuttavia, può sempre adattarsi a fare esercitare al suo interno attività compatibili e individuabili in una nuova rete di servizi urbani che si volesse instaurare. Pertanto, a nulla e a nessuno gioverebbe la sua “demolizione” e “ricostruzione” nello stesso posto, per le stesse funzioni e magari con la stessa capacità di utenza. Non vi è dubbio che sarebbe un madornale gigantesco errore e spreco di denaro pubblico. Perciò, si ribadisce che la scuola Sant’Elia è doveroso conservarla – non necessariamente nella funzione fino ad oggi egregiamente svolta – in quanto bene architettonico di impronta razionalista, costituito, storicizzato e persino antropizzato. Ma soprattutto determinante per la memoria storica e la lettura socio-culturale e politico-economica del territorio grottagliese. Per le ragioni innanzi espresse, per quanto si è potuto ascoltare nel Consiglio Comunale del 10 marzo 2022 dalla autorevole voce delle istituzioni, per le opportunità offerte dal PNRR – in nome della salvaguardia e valorizzazione dei valori storici, culturali e ambientali della città di Grottaglie – da professionista operante sul territorio mi sento autorizzato a invitare l’amministrazione comunale a elaborare una ulteriore e approfondita riflessione al fine di rivedere il proprio pensiero sulle iniziative da intraprendere proprio per il Comparto “C8”. Necessario date le enormi potenzialità che lo stesso Comparto detiene e offre, e che, evidentemente, sfuggono alla stessa amministrazione comunale e soprattutto ai professionisti che gli collaborano. Al tempo stesso mi sento di ribadire e di evidenziare gli enormi vantaggi che il Comparto “C8” e l’Architettura Razionalista della scuola Sant’Elia, in perfetta simbiosi fra loro, sono in grado di sviluppare per restituire una condizione di “benessere urbano” a tutti i cittadini di Grottaglie.
Ci avviamo alle conclusioni di questo interessante in contro, qualè il suo auspicio per questa area urbana?
“Mi auguro vivamente che le forze politiche e istituzionali, con determinazione e senso di responsabilità, sappiano reagire e fermamente rigettare la preoccupante, pericolosa, scellerata e assurda decisione della “demolizione della scuola Sant’Elia” comunicata dall’assessore Giovanni Blasi. Infine, una considerazione tanto semplice, banale, ovvia e scontata che persino il più sprovveduto uomo della strada farebbe. Ma con il denaro pubblico che l’assessore Blasi vuole spendere per demolire la scuola Sant’Elia, conferire i materiali a discarica e coprire il disagio scolastico, non farebbe prima e meglio a ristrutturarla e valorizzarla? Ove la ritenesse “a-funzionale”, non può fare il cambio di destinazione d’uso e utilizzarla in attività nuove o complementari? Quindi, individuare e acquisire – a “COSTO ZERO” – una nuova area e costruire una nuova scuola? Utilizzando le aree per STANDARD URBANISTICI (D. M. 1444/1968) già nella disponibilità comunale, e per notevoli estensioni. Ovvero, rinvenienti dalla PEREQUAZIONE O COMPENSAZIONE URBANISTICA. Ancora una volta, mi sia consentito ricordare che dal vocabolario di urbanistica la voce “esproprio” – che si è sentita riecheggiare in Consiglio Comunale del 10 marzo scorso – è stata bandita! Essa è stata sostituita dal sostantivo “PEREQUAZIONE / COMPENSAZIONE URBANISTICA. La legge della Regione Puglia n. 18 del 30 aprile 2019 l’ha resa obbligatoria per tutti i Comuni. Forse è giunto il momento che anche a Grottaglie se ne prenda finalmente atto e si avviino le dovute procedure per poterla attuare ed esercitare. Facciamo tutto il possibile per fermare il folle gesto della demolizione della scuola Sant’Elia peraltro totalmente inutile e solo violenza alla cultura architettonica!”