DEPORTATO SULL’ISOLA VIVRÀ AMICIZIE CON ALTRI ITALIANI TUTTI OMOSESSUALI, PROVENIENTI DA VARIE REGIONI D’ITALIA
1939 una vita a dominoSabato 14 giugno ore 21Chiostro delle ArtiConvento San Francesco di PaolaGrottaglie
Una delle pagine più singolari della Storia del Fascismo in Puglia verrà ricordata con una performance teatrale dall’attore Alfredo Traversa.

Una storia che ha incuriosito tanti tra i quali si ricorda qui Pupi Avati ” Il tuo 1939 rivela cultura e sensibilità per un retroscena storico molto interessante, in sé e per come è reso”, Emilio Solfrizzi “La storia è molto bella e l’hai raccontata con una partecipazione ed una sensibilità fuori dal comune”, Antonella Gaeta ” In 1939 che si rivela contenitore largo e stretto, scultore di biografie e nostalgie, Alfredo Traversa proprio con il tempo danza”.1939 – UNA VITA A DOMINO
uno spettacolo tra vicende comiche drammatiche e grottesche
La storia di Domenico, pescatore, ha il culmine nell’anno del 1939. Deportato per non aver fatto il saluto fascista al podestà di Bari. Deportato ingiustamente in un’isola della Puglia voluta dal Duce dove si rinchiudono gli omosessuali italiani, a San Domino. In quell’anno le vicende di Domenico si intrecciano con Aldo Moro che viene assunto all’Università di Bari, a Batman il fumetto americano che invaderà il mondo. Deportato sull’isola vivrà amicizie con altri italiani tutti omosessuali, provenienti da varie regioni d’Italia, districandosi tra i dialetti regionali. Uno sguardo ironico eparticolare dell’Italia di quel tempo attraverso tanti personaggi che sono interpreti di singolari circostanze di vita.Nel campo, tra prove per il teatro, arrivo di nuovi deportati e storie varie, si snoda la vicenda di Domenico tra situazioni drammatiche e comiche. Arriverà a superare tutte le circostanze che la vita in un campo di prigionia presuppone, tra risate, canti e stupri. In tutta fretta pochi giorni prima della dichiarazione di guerra il campo degli omosessuali, grazie al generale del Duce, Bocchini, verrà evacuato, Domenico rimarrà sull’isola alcuni giorni da solo, poi farà rientro in città. Qui prima di essere deportato aveva avuto un rapporto d’amore con Lucia. Non la ritroverà. Lucia originaria del Veneto si era imbarcata per l’America, non avendo avuto più notizie di lui, con un neonato tra le braccia. Domenico rimarrà da solo a guardare il mare per un po’, prima di finire in una casa di riposo dove terminerà i suoi giorni. Forse impazzendo ascoltando dalla neonata tv italiana che al comandante del suo campo di prigionia veniva conferita un’onorificenza dal Presidente della Repubblica Italiana per meriti sul lavoro. Un’ affresco dell’Italia, l’Italia di sempre.
RAI PUGLIA
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