OGGI D’ALO’ , IL SUO ASSESSORE DE CAROLIS IDA ED IL SUO MOVIMENTO INVITANO AD ESPORRE IL SUDARIO, E NEL RECENTE PASSATO STRINGEVANO LA MANO AD ISRAELE.
QUANDO DICONO LA VERITA’?
DICHIARAZIONI DELL’EX AMBASCIATORE JONATHAN PELED

2019-l Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò ha incontrato l’ambasciatore di Israele in Italia per discutere di possibili collaborazioni e sviluppi industriali, con particolare attenzione allo sviluppo dell’aeroporto e del distretto aerospaziale di Grottaglie. L’ambasciatore di Israele,JONATHAN PELED , ha visitato l’aeroporto e alcune attività del distretto aerospaziale, accompagnato anche dal Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. La visita ha evidenziato l’interesse di Israele per la cooperazione con le realtà presenti nel territorio pugliese, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del settore aerospaziale.
SUD IN MOVIMENTO “Tira forte il vento al grido di oltre 120mila palestinesi ammazzati da Israele.
Un lenzuolo bianco ad avvolgere quei corpi martoriati dalla fame e dalle bombe.
Oggi lasciamo al vento quel lenzuolo, simbolo di strage, affinché il messaggio di solidarietà giunga al popolo Palestinese e attraversi con tutta la forza i popoli del mondo per accrescere la consapevolezza e schierarci dalla parte giusta della storia, con la Palestina!”

ASSESSORE COMUNE DI GROTTAGLIE IDA DE CAROLIS
C’è un lenzuolo bianco oggi sulla facciata del Comune di Grottaglie.
È un urlo di dolore. È una bara senza legno.
Quel lenzuolo è lo stesso che ha avvolto i corpi martoriati di 20 mila minori a Gaza.
Corpi leggeri. Spezzati.
Corpi che non dovrebbero mai essere toccati dalla guerra.
Corpi senza colpa. Senza scampo.
Corpi che nessuno protegge.
È bianco, quel lenzuolo.
Ma non è pulito.
È macchiato del sangue dell’indifferenza, della paura, del silenzio del mondo.
Un mondo che ha visto tutto e ha scelto di voltarsi.
Grottaglie si rifiuta di farlo.
Questo lenzuolo sventola per chi non potrà mai più respirare.
Per chi giocava a rincorrersi tra le macerie.
Per chi dormiva e si è svegliato sotto il cemento.
Non ci sono giustificazioni.
Non ci sono equilibri geopolitici che tengano.
Quando si uccidono 20.000 minori, non è un conflitto.
È un crimine. È disumanità. È orrore.
E noi non ci stiamo.
Io non ci sto.
Quel lenzuolo è il nostro modo di dire che ogni vita conta.
Che ogni bambino vale.
Che ogni lacrima pesa.
Che non dimenticheremo.
Questo lenzuolo bianco è per loro.
E contro tutti coloro che hanno deciso che quei bambini potevano morire.
⸻

Per questo domani invito tutte e tutti — attività commerciali, associazioni, scuole, cittadine e cittadini — a esporre un lenzuolo bianco.
La mobilitazione si chiama “Il sudario”, il lenzuolo con cui si avvolgono i corpi dei palestinesi morti.
Un simbolo di strage.
Un grido di solidarietà.
Una richiesta urgente: fermate i bombardamenti.
Ovunque ci siano bambini, donne e uomini sotto tiro.
Facciamolo vedere. Facciamolo contare. Facciamolo insieme.
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