PRESENTIAMO IL FUTURO CENTRO COMMERCIALE (20.000 METRI CUBI) DI VIA PARTIGIANI CADUTI. ARRIVA UNA NUOVA PISTA CICLABILE!!!!
“LA PISTA CICLABILE IN PROGETTO SARÀ A DOPPIO SENSO, CON UNA LARGHEZZA DI 2,50 M MENTRE IL RESTO DEL MARCIAPIEDI SARÀ DESTINATO A VIABILITÀ PEDONALE.”
Nonostante il consiglio comunale di Grottaglie ha deliberato il DUP qualche mese fa, in cui si certificava il decremento demografico della città delle ceramiche, il sindaco in campagna elettorale per l’elezione alla presidenza della provincia di Taranto, licenzia una “grandissima” area commerciale di ben otto ettari.

Delibere approvate anche ignorando una nostra PEC del 17 gennaio 2025, che hanno ritenuto di “cestinare” e a cui non dare alcuna risposta, nel quale si sottolineava che “Popolazione legale al censimento (2019) n° 32.504. Popolazione al 31.12.2023 Totale Popolazione di cui: n° 30.806.” Ed ancora scrive l’ex dirigente urbanistica del comune di Grottaglie Arch. Vincenzo Cavallo “Le varianti per i nuovi centri commerciali compreso quello realizzati in via Ennio ex consorzio in area verde privato senza variante ma con uno sconosciuto provvedimento amministrativo in fascia di rispetto parco delle GRAVINE DEVONO ESSERE DIMENSIONATI IN RAPPORTO ALLA CRESCITA ZERO DELLA POPOLAZIONE. Ogni alchimia non funziona. E sulle varianti in aree tutelate il parere PPTR COMPETE ALLA REGIONE ARTI 96 COMMA 1 LETTERA C E CON LA VAS
QUESTE LE NORME VIGENTI”.
Ma presentiamo il primo dei centri commerciali che con apprezzabile certezza sarà il primo a partire, considerato la preesistenza dei volumi.
La delibera di consiglio comunale n. 16 del 8 aprile 2025 “PERMESSO DI COSTRUIRE PER LA REALIZZAZIONE DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA DI TIPO M1 E M3, PER IL SETTORE MERCEOLOGICO BENI PERSONA, E DEI RELATIVI PARCHEGGI. APPROVAZIONE IN DEROGA ART.14, COMMA 1 BIS DEL DPR 380 DEL 2001”;
Relaziona l’ing. Mariella Restano nella qualità di Responsabile del Settore Pianificazione Urbanistica e Edilizia ai sensi del combinato disposto dagli artt. 49 e 147 del D. Lgs. n. 267/2000 “l’istanza tesa ad ottenere il Permesso di costruire in deroga art.14, comma 1 bis del DPR 380 del 2001, per la realizzazione di medie strutture di vendita, per il settore merceologico beni persona, di tipo M1 e di tipo M3 e dei relativi parcheggi presentata…. l’istanza è relativa al cambio di destinazione d’uso del Capannone e al cambio di destinazione d’uso dell’edificio Palazzina, per diventare rispettivamente medie strutture di vendita di tipo M3 e M1, per il settore merceologico NON alimentare – beni persona, siti in via Partigiani, Grottaglie; nello specifico attualmente sono presenti un Capannone adibito ad attività artigianale e l’edificio “Palazzina” destinato per il piano terra e primo piano a laboratorio, esposizione ed area vendita, mentre al secondo piano uso ufficio; per entrambi si chiede il cambio di destinazione d’uso ad attività commerciale (settore misto non alimentare) eccetto il secondo piano della palazzina che sarà civile abitazione per il custode”.
Abbiamo consultato l’aerofotogrammetrica tavola 9 del Comune di Grottaglie, gli immobili riportati in epigrafe insistono su area di circa 8000 metri quadrati con una superfice coperta di 2200 metri quadrati ed una cubatura esistente di circa 20.000 metri cubi.

Risulta interessante leggere la singolarità delle ragioni a sostegno della proposta e della relativa approvazione da parte dell’amministrazione. Siamo di fronte ad una deroga per una proposta di rigenerazione urbana con pista ciclabile !!!!!
Si legge negli atti ammnistrativi “
L’area di intervento ricade nel contesto “DA –OVEST VERSO LA STAZIONE
FERROVIARIA”, già ricompresa nel P.I.P. approvato con D.C.C. 328/1982, pertanto per iltipo di attività proposte nel progetto è necessario ricorrere all’istituto della Deroga inragione dell’art. 14 del DPR 380 del 2001 che al comma 1-bis recita:“Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, la richiesta di permesso di costruire in deroga è ammessa previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l’interesse pubblico limitatamente alle finalità di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale e urbano dell’insediamento,…omissis…”il compendio immobiliare in parola rientra appieno, per le ragioni già espresse, nel disposto normativo appena citato in quanto le finalità si riconducono ad un interesse pubblico, costituito:
– da un INTERVENTO DI RIGENERAZIONE URBANA, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale e urbano dell’insediamento esistente facilmente adattabile alla funzione richiesta;
– dalla creazione di nuovi posti di lavoro, comportando un evidente beneficio alla comunità locale;
– dalla risistemazione della viabilità antistante il complesso artigianale ormai chiuso da anni e non più attivo;
– dall’introito di importanti risorse da utilizzare per realizzare opere di natura pubblica. È evidente alla luce di tali considerazioni, rifunzionalizzando una struttura esistente viene” attuata una razionalizzazione del patrimonio edilizio che non contrasta con ulteriori interessi pubblici quali quelli urbanistici, edilizi, paesistici e ambientali e che nel contesto in cui si colloca riveste un carattere di indubbio valore sociale per la comunità; Per la prosecuzione dell’iter amministrativo della pratica in oggetto, si ritiene possibile disporre da parte dell’Amministrazione Comunale la Deroga riconoscendo che l’opera in progetto è connotata da pubblico interesse per i motivi sopra esposti e inoltre non comporta alcun onere finanziario per il Comune;”
Be cosa dire, una pietra miliare dell’urbanistica da allibrare nei manuali di diritto urbanistico nelle università italiane, il prof. Assini non avrebbe mai compreso l’importanza di questa procedura., tanto di cappello a chi l’ha proposto e chi ha approvato!!! Condivisibile le ragioni dell’amministrazione, se non ci fossero a pochi metri ben due centri commerciali di pari dimensioni, eccoli!!!

Ma concludiamo con il parere di un altro responsabile tecnico dell’amministrazione “IL SOGGETTO PREPOSTO AL RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA Decreto Sindacale n. 5 del 04.02.2025, l’Ing. Valeria Talò la quale scrive “che, come si evince dalla documentazione prodotta a corredo dell’istanza, a firma dell’ing. Ciro Gianfreda, il progetto prevede l’ampliamento di un capannone e il suo cambio di destinazione d’uso da “laboratorio lavorazione marmi, deposito prodotti finiti, magazzini, tettoia e carroponte” ad “attività commerciale” settore non alimentare – beni persona: Per l’edificio-palazzina si prevede il cambio d’uso: al piano terra da “ufficio vendita, locale per lavorazioni” ad “attività commerciale”, al primo piano da “locale per esposizioni” ad “attività commerciale e depositi”. Il secondo piano dell’appartamento attualmente ad uso ufficio sarà destinato a casa per il custode, titolare dell’attività.
Gli interventi innanzi descritti saranno realizzati tutti all’interno del lotto esistente e già recintato, senza modificare la recinzione esistente.
L’intervento prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile lungo tutto il marciapiede esistente, nel tratto compreso tra il semaforo ivi esistente e il cavalcavia, di connessione al tratto di pista ciclabile esistente sito nella stazione ferroviaria, zona PIP. Tale intervento interessa l’area o l’immobile sito nel Comune di Grottaglie, (TA), in via Partigiani Caduti n. 57, prospiciente alla proprietà Miccoli sulla sede stradale della citata via. Il progetto prevedeva anche la realizzazione di una rotatoria in via Partigiani Caduti finalizzata alla “messa in sicurezza” degli accessi alle due strutture commerciali e al lotto del centro servizi per l’agricoltura di proprietà comunale”
Al riguardo sono intervenute delle modifiche così di seguito riportate, a seguito di diniego dell’Ing. Celino ““..sono stati rimossi gli interventi relativi alla modifica del tracciato della viabilità esistente, per cui risulta non essere più necessario attivare le procedure di VAS, non è prevista la modifica del tracciato stradale e dei marciapiedi esistenti. L’intervento prevede la realizzazione di un tratto di pista ciclabile con sede propria lungo il marciapiede esistente di via Partigiani Caduti, senza modifica o alterazione delle dimensioni e degli ingombri dello stesso, attualmente di larghezza pari a 3.50 m. LA PISTA CICLABILE IN PROGETTO SARÀ A DOPPIO SENSO, CON UNA LARGHEZZA DI 2,50 M MENTRE IL RESTO DEL MARCIAPIEDI SARÀ DESTINATO A VIABILITÀ PEDONALE. L’intervento sulla viabilità, pertanto, non determina alterazioni né variazione della destinazione d’uso della sede stradale, risultano compatibile con quanto previsto dal P.R.G. per tali aree. L’intervento di realizzazione della pista ciclabile è da intendersi di pubblica utilità.”;
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