NEL CONSIGLIO COMUNALE DELL’8 APRILE IN NOVELLO “KARL MARX”, DICHIARAVA “Come ho detto in più occasioni sono sul viale del tramonto politico, io tra due anni sarò fuori, chi verrà gestirà, non ho bisogno di avere potere ne avere consenso, paradossalmente ,in questa seconda fase del mio mandato ho un capacità di dialogo più ampia, e non stiamo acquistando ne stiamo vendendo nessuno” –

Dunque quanto avevamo anticipato nelle scorse settimane si è materializzato, uno degli amministratori più mediocri della città delle ceramiche, Ciro D’Alò presenta la sua candidatura a presidente della provincia di Taranto, 65 le firme raccolte (comprese alcune di consiglieri ex CS ora CD e consiglieri del cd). Dopo la rinuncia nel 2024, quando, come hanno dichiarato i consiglieri comunali grottagliesi Francesco Donatelli e Giusi Cassese “l capogruppo ha criticato il partito locale e provinciale per non avere avuto il coraggio di denunciare un comportamento antistituzionale del sindaco che, nel 2024, ha “imposto” alla sua maggioranza e al presidente del consiglio comunale (del PD) di non partecipare al voto alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale per il biennio 2024–2026 impedendo così di esercitare un diritto costituzionale e di eleggere un rappresentante di Grottaglie…(Cassese) … sindaco Ciro D’Alò, che aveva richiesto a tutti i consiglieri di maggioranza di non partecipare alla votazione.”
Appena dopo un mese , il coerente D’Alò fa retromarcia sul “Come ho detto in più occasioni sono sul viale del tramonto politico, io tra due anni sarò fuori, chi verrà gestirà, non ho bisogno di avere potere ne avere consenso, paradossalmente ,in questa seconda fase del mio mandato ho un capacità di dialogo più ampia, e non stiamo acquistando ne stiamo vendendo nessuno”.
L’ennesima inversione di un cittadino grottagliese, che ormai ha consolidato il malcontento tra i suoi amministrati, le decine di articolo pubblicati dal nostro giornale lo dimostrano, ma cosa ancor più sconcertante, se confermate le indiscrezioni, è aver letto le firme di consiglieri comunali che avrebbero dovuto vigilare e fare opposizione a D’Alò, ma la democrazia consente anche questo, l’etica e la coerenza un po’ meno!!!
Consideriamo il vero confronto tra i due sindaci di Martina Franca e Maruggio, e nel mentre il PD locale e provinciale dovrebbero spiegare come sia possibile che un signore come D’Alò, sostenuto in consiglio comunale dallo stesso partito ed oggi si candida contro Palmisano, e pensare che lo stesso D’Alò partecipò alle primarie del PD..attendiamo chiarimenti.
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𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗖𝗔𝗡𝗗𝗜𝗗𝗔𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗟 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗜𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗠𝗢𝗖𝗥𝗔𝗧𝗜𝗖𝗢!
C’ERAVAMO TANTO AMATI!!! DICEMBRE 2024 ”PARTITO DEMOCRATICO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE: UN DIALOGO PER UNA NUOVA STAGIONE DI UNITÀ E PROGETTI FUTURI”.
NONOSTANTE LA GIOVANE ETÀ SONO IL SINDACO PIÙ ANZIANO IN CARICA IN QUESTO MOMENTO ED HO IL DOVERE MORALE DI PROVARE A CAMBIARE LE COSE